Sono trascorsi 400 anni da quando la chiesa di San Rocco a Piedimonte Matese è stata donata alla congrega “Mortis e Orationis”, e in occasione dell’importante anniversario si è tenuta il 21 novembre nello stesso santuario una concelebrazione eucaristica a cui, assieme al Priore e ai confratelli, ha partecipato Padre Alberto Marangolo, guardiano del Convento di S. Maria Occorrevole, che ha incitato la Congrega a proseguire la sua attività, con un occhio di riguardo ai quattro secoli di storia alle spalle.
L’intreccio tra la chiesa di San Rocco e la “Mortis e Orationis” affonda le proprie radici nella storia più antica di Piedimonte. Una storia trattata dall’opuscolo distribuito nel corso dell’evento centrato sulle vicende della confraternita e dei suoi priori negli ultimi decenni, tra i quali compaiono ben tre membri della famiglia Civitillo (Gennaro, Marcellino e Renato), a cui appartiene anche l’autrice dello scritto, Marcella. I fedeli e gli amici della Confraternita hanno infine predisposto un ricco offertorio a conclusione della serata molto sentita, anche per ricordare la scomparsa, avvenuta qualche mese fa, dell’ultimo Priore, Renato Civitillo.