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Sfruttamento e lavoro minorile: operazione dei Carabinieri

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Denunciati quattro nomadi residenti a Napoli. Costringevano i propri figli all’accattonaggio.

A conclusione di un blitz eseguito tra i comuni di Piedimonte Matese e Capriati al Volturno, scaturito da una attività investigativa coordinata dalla Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, i militari delle locali Stazioni hanno proceduto nei confronti di quattro persone, finite nei guai perché sfruttavano bambini nell’accattonaggio o per vendere oggetti vari. L’operazione ha portato a porre fine, almeno per il momento, ad un’altra triste vicenda che vede purtroppo ancora una volta coinvolti minori sfruttati dai propri genitori senza alcuno scrupolo. Gli uomini dell’Arma, dopo una serie di servizi di appostamento e pedinamento, hanno bloccato due coppie, prima S.L., 27enne e D.L., 20enne e successivamente R.C., 35enne e C.E., 23enne, tutti nomadi residenti a Napoli, i quali impiegavano i loro bambini, uno di sei anni e uno di quattro anni, nelle attività di accattonaggio o nella vendita di oggetti vari. I due fanciulli erano costretti, invece di frequentare la scuola, come qualsiasi altro bambino della loro età, ad aggirarsi tra le auto in circolazione per le strade cittadine correndo anche un grave pericolo per la loro incolumità. Se i bambini non fossero riusciti a racimolare giornalmente una determinata somma per loro non ci sarebbero state di certo amorevoli carezze da parte dei genitori. Per questi motivi i quattro adulti sono stati fermati ed accompagnati in caserma dove nei loro confronti è scattata una denuncia alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che già nei prossimi giorni potrebbe emettere un provvedimento cautelare nei confronti dei quattro sfruttatori. A carico degli ultimi due è scattata inoltre una denuncia anche per violazione alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio emessa precedentemente nei loro confronti, che gli imponeva il divieto di ritorno nei comuni dell’alto casertano per la durata di tre anni.

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