Emblematico il caso di Valle Agricola: una sola strada e si rischia di morire.
Il Maltempo, l’ondata eccezionale di freddo e neve. Ma anche gli oggettivi, atavici, problemi strutturali e logistici di un territorio come quello del Matese. Oggi, a Valle Agricola, c’è stata non poca apprensione per un anziano del luogo, infortunatosi, per il quale era stato chiesto l’intervento di un’autoambulanza, dal già distante ospedale di Piedimonte. Strada bloccata dalla neve, protezione civile e spazzaneve in azione, mezzi di soccorso in attesa che si aprissero i varchi necessari al passaggio. Sulla strada, ben sessanta operai forestali della Comunità Montana. Una situazione drammatica, con una riflessione che ritorna ogni qual volta si sia costretti a fare i conti con l’emergenza vera e propria, quella sanitaria: Valle Agrciola, comune collegato da una sola strada provinciale, puntellata da circa 130 curve, potrebbe avere anche un’altra via di accesso, da San Gregorio Matese, se si desse seguito alla realizzazione della strada prevista nell’ambito del Pirap recentemente approvato in Regione. Sarebbe una chance in pù, che permetterebbe di risparmiare tempo e chilometri. E consentirebbe, inoltre, ai soccorsi di concentrare le proprie energie su un unico fronte. Altro comune, altro problema: il black out di Letino, dove l’Enel ha istituito, d’intesa con il sindaco, un presidio di emergenza con due generatori. I cavi elettrici che alimentano il paese giungono da Capriati. Terminano pochi chilometri dopo Letino, nei pressi della piana delle Secine. Dopo una specie di “zona franca” sfornita di energia elettrica, si trovano i cavi elettrici di San Gregorio. “Se si unisse l’intero anello – commenta amareggiato il sindaco di Letino Antonio Orsi – il paese avrebbe una chance in più, perché la corrente giungerebbe da un lato e dall’altro. Si tratta di coprire pochi chilometri, ma sono trent’anni che il Comune chiede un intervento del genere invano”.