Ancora in alto mare la vertenza per il pagamento delle mensilità arretrate. Nel limbo ci sono 570 famiglie.
Si litiga, al consiglio comunale di Caserta, per trovare una soluzione alla vertenza che attanaglia l’Ente in merito alle retribuzione per i dipendenti comunali. Il Comune, in dissesto finanziario, si trova in serie difficoltà nel reperire le sufficienti risose economiche per andare avanti nella normale attività amministrativa. E l’opposizione promette battaglia. Si ipotizza, tra l’altro, la vendita di Palazzo Castropignano, sede del Municipio, per trovare la liquidità necessaria. Una soluzione, quella di dismettere beni di proprietà comunale, già affrontata dall’amministarzione Del Gaudio all’inizio dell’anno scolastico, quando fu necessario vendere beni pubblici per garantire il regolare avvio del servizio di refezione scolastica. Ma sul tappeto non c’è soltanto la questione degli stipendi da erogare ai dipendenti comunali: domani, infatti, gli operai di Caserta Ambiente attendono l’accredito dei 450.000 euro promessi per il pagamento della mensilità di dicembre. Se così non fosse, scioperi e proteste a oltranza potrebbero caratterizzare i prossimi giorni. Caserta ha già vissuto, settimane fa, una delicata fase di emergenza rifiuti, non per problemi legati allo smaltimento, ma per lo sciopero degli operai addetti al servizio, che rivendicavano, appunto, il pagamento di varie mensilità pregresse e per le quali non aveavno ancora ricevuto nessuna garanzia. La situazione, al momento, è realmente al collasso.