“Situazione drammatica per la neve. Siamo veramente all’anno zero”. Ancora bloccata la strada panoramica Sant’Angelo-Raviscanina.
Ancora nevicate nella notte e il servizio spazzaneve della Provincia va in tilt. Spazzaneve fermi a Letino, il sindaco di Valle Agricola, Fernando Pezza, costretto a seguire l’emergenza fuori zona per motivi di lavoro, stigmatizza la lentezza delle operazioni di soccorso e denuncia l’inefficienza del servizio: “Ho appena parlato con i responsabili del settore viabilità della Provincia – commenta al telefono amareggiato – e mi hanno risposto che questa mattina gli spazzaneve sono rimasti bloccati a Letino, a causa delle precipitazioni della notte scorsa. Una situazione inaudita: il bando prevede chiaramente che in ciascuno dei cinque comuni montani (Valle Agricola, Letino, Gallo, San Gregorio, Castello, ndr) sia garantita la presenza fissa di un mezzo spazzaneve, pronto ad intervenire in caso di emergenza. La Provincia di Caserta ha soltanto questi cinque comuni in alta montgna ma, purtroppo, l’emergenza non viene affatto considerata. Sono veramente aamreggiato da questa situazione grottesca. Dai capocantonieri ho ricevuto qualche rassicurazione in più, ma l’intervento di spazzaneve e spargisale non ci sarà prima del pomeriggio. E’ veramente inaudito ciò che si sta verificando”. Ieri, nella fase clou dell’emergenza, si è provato a rifornire il paese di energia elettrica con un generatore, ma il blocco stradale non ha permesso il transito dei mezzi di trasporto. Telefoni muti, black out permanente. Intanto, queta mattina c’è stato uno stretto giro di telefonate tra i sindaci di Raviscanina e Sant’Angelo d’Alife, Ermanno Masiello e Crescenzo Di Tommaso, con la Prefettura e il presidente della Comunità Montana, Pepe. La strada provinciale panormaica che collega i due paesi collinari è bloccata da tre giorni e per raggiungere i centri abitati bisogna risalire lungo la provinciale dei Quattroventi. I sindaci chiedono l’intervento della Provincia, ma il caos è totale. La Prefettura sollecita la Comunità Montana, che, dal canto suo, ha messo in campo decine di operai forestali negli ultimi due giorni a sostegno dei comuni. Ma il potere d’ordinanza spetta comunque ai sindaci: solo loro possono (devono) attivarsi in suituazioni di estrema urgenza, requisendo mezzi e garantendo un intervento minimo d’emergenza, che finora non c’è stato.