Mentre proseguono le ricerche del commerciante scomparso, si verificano i rapporti economici con i fornitori
Massima apprensione per la sorte di Salvatore Pece, il titolare della pescheria di Venafro dalla quale si è allontanato giovedì mattina facendo perdere le proprie tracce. Le ricerche sono andate avanti per l’intera giornata e continueranno incessantemente, in un lavoro interforze su tutto il territorio nazionale, come prevedono i protocolli in caso di scomparsa di persone. Gli inquirenti, intanto, già nelle prossime ore potrebbero avviare delle verifiche sui conti correnti sui quali transitano i rapporti commerciali tra Salvatore Pece, titolare di due pescherie (e, a quanto sembra, anche di un terzo punto vendita in un centro commerciale di Piedimonte Matese) e i suoi fornitori, nel tentativo di capire se possano esserci, alla base della sua scomparsa, motivazioni di carattere economico, riconducibili a difficoltà, anche momentanee che egli, considerando il senso del dovere e la rettitudine innata, avrebbe temuto di non riuscire a fronteggiare. Le ultime tracce rilevate dal suo telefono cellulare portano, comunque, alla zona del beneventano, ma non è ancora chiaro se Pece si sia trovato lì prima di raggiungere Venafro e poi scomparire, nella giornata di giovedì, o se invece i segnali di rilevamento delle celle telefoniche siano giunti quando Pece si trovava a bordo di un treno, preso verosimilmente alla stazione di Vairano e diretto in una città del Sud. L’ipotesi di una fuga verso Sud, a bordo di un convoglio ferroviario, potrebbe essere confermata, tra l’altro, anche dal ritrovamento del suo furgone nei pressi della stazione di Vairano. Le ipotesi sono al momento tutte al vaglio degli inquirenti. Più che comprensibile l’apprensione dei familiari che, di ora in ora, temono per le sorti di Salvatore: tutti, infatti, sperano che alcune delle frasi scritte nel biglietto lasciato all’interno della pescheria siano state dettate da un momento di disperazione passeggero e che, nelle prossime ore, tutto possa risolversi con un ritorno a casa. 
