Un’ispezione dei senatori Marino e Gramazio scopre lo scandalo.
Un donna di 59 anni, in coma da alcuni giorni, come conseguenza di un grave trauma cranico riportato a seguito di una caduta, è stata lasciata dal personale sanitario su una normale barella in corsia, in attesa di essere destinata al reparto di effettivo ricovero. La donna, legata alla barella con delle lenzuola, ai polsi e alle caviglie affinché non cadesse, non veniva alimentata da altrettanti giorni e le era stato somministrato soltanto un normale trattamento con la flebo. “La signora, hanno riferito all’Ansa Domenico Gramazio (Pdl) e Ignazio Marino (Pd), dopo aver effettuato questa mattina una visita ai Pronto Soccorso dell’Umberto I come senatori eletti nel Lazio – aveva solo la flebo con l’acqua fisiologica e i sanitari ci hanno spiegato che erano in attesa, da un minuto all’altro, di poter essere trasferita in un altro reparto per darle assistenza”. Il Policlinico Umberto I, come molti grandi ospedali, dispone di una piccola area di transito, denominata “piazzetta”, dove vengono accuditi i pazienti in attesa del ricovero definitivo, ma, evidentemente, in condizioni di estrema precarietà. Ed è proprio nella “piazzetta” che la donna, nonostante fossero trascorsi ben 4 giorni, si trovava all’arrivo dei parlamentari. Un atto gravissimo per una qualsiasi struttura sanitaria, ma soprattutto per l’Umberto I di Roma, struttura polispecialistica della capitale. E il direttore del Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea), Claudio Modini, si è limitato soltanto a pronunciare queste parole, dopo la visita dei senatori Marino e Gramazio: “E’ una cosa che capita spesso, del resto il problema della mancanza di posti per il ricovero non è una novità. Bisogna risolvere queste situazioni”.