Dalle telecamere a circuito chiuso un possibile contributo all’indagine
Ha destato scalpore il blitz dei carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, che quest’ggi hanno sequestrato, all’interno dell’area ospedaliera, una vasta zona adibita a stoccaggio di rifiuti: sono stati rinvenuti materiali edili di risulta, rifiuti ospedalieri, carcasse di elettrodomestici, rottami, materassi. Una situazione veramente paradossale: all’interno dell’area adiacente il presidio ospedaliero, c’era una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.
Le indagini dei carabinieri, che hanno inviato una dettagliata informativa alla Procura delal Repubblica, chiariranno adesso quali siano le responsabilità dello scempio. Intanto, dalla direzione sanitaria, è stato chiesto agli uffici interni preposti di acquisire le immagini che le telecamere a circuito chiuso potrebbero aver registrato, così da risalire ai responsabili. Sembra, infatti, che da una stradina adiacente il muro perimetrale del parco antistante l’ospedale, sia possibile, soprattutto di notte, gettare rifiuti o materiali inservibili e indesiderati senza essere visti. Così come dalla direzione sanitaria, i respomsabili della struttura affermano che già da tempo che, per le carcasse di rifiuti ingombranti ritrovate nella discarica abusuva, era stato chiesto al servizio di raccolta del Comune di provvedere al ritiro.
Di sicuro, l’immagine che oggi si è presentata ai carabinieri evidenzia una situazione di una gravità inaudita: non soltanto dispregio delle più elementari norme relative alla raccolta e allo smaltimento di rifiuti (per giunta speciali) in una struttura pubblica, ma ciò che rende paradossale la vicenda è che in una struttura deputata alla cura e alla salute ci si imbatta in situazioni limite come questa. Davvero una pagina nera che getta ben più di un’ombra sul livello di civiltà e sulla responsabilità di chi avrebbe dovuto evitare il verificarsi di un paradosso simile.