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Uffici Giudici di Pace. Nuovo incontro per i sindaci dell'Alto Casertano

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Pesa l’idea di un aumento delle spese sui bilanci comunali

Un nuovo appuntamento per i sindaci dei 23 comuni coinvolti dalla decisione del Governo di chiudere gli Uffici periferici del Giudice di Pace, nel nostro caso di Piedimonte Matese e Capriati al Volturno. “L’incontro di ieri –  ha dichiarato l’Avv. Benedetto Iannitti, assessore all’Istruzione e alla Cultura per il comune di Piedimonte – ha posto le premesse perché vada avanti l’iter che prevede la costituzione di un Consorzio dei Comuni che rischiano questo grave disagio”. Il prossimo incontro è fissato per mercoledì 29 febbraio alle 12.00 presso l’ufficio comunale del sindaco di Piedimonte, dove i sindaci coinvolti decideranno il passo successivo che dovrà tener conto dell’onere di spesa a cui ogni amministrazione andrà incontro qualora il Consorzio trovi concretezza. “Si tratta di una spesa – continua Iannitti – che peserà sui bilanci comunali e che al momento costituisce l’unico freno al progetto che ci vedrebbe uniti”. L’allarme riguarda i comuni di Alife, Alvignano, Caiazzo, Castel Campagnano, Dragoni, Castello Del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, Piana Di Monte Verna, Sant’Angelo, Raviscanina, San Potito Sannitico e San Gregorio (per l’Ufficio del Giudice di Pace di Piedimonte); Capriati al Volturno, Prata Sannita, Letino, Ailano, Fontegreca, Ciorlano, Gallo Matese, Prata Sannita, Valle Agricola, Pratella (per l’Ufficio del Giudice di Pace di Capriati). Qualora i sindaci non riuscissero a garantire al territorio il risultato sperato, la giustizia, demandata ora ai due Uffici di Piedimonte e Capriati traslocherà a santa Maria Capua Vetere. Pochi giorni fa si è mosso anche il sindaco di Caiazzo e Consigliere Provinciale, Stefano Giaquinto con un documento indirizzato al Consiglio dei Ministri in cui definiva “inaccettabile” la soppressione di un servizio fondamentale per l’Alto Casertano. ”La giustizia si traduce in un diritto-dovere – si leggeva nel comunicato– che coinvolge chiunque appartenga a una certa comunità. La giustizia è la costante e perpetua volontà, tradotta in azione, di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto”.

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