Per quanto possano essere prevedibili i risultati della mitica Notte degli Oscar (almeno per il premio più ambito del miglior film), tra pressing di produzioni e i tradizionalismi della giuria, l’America dimostra di apprezzare spesso, anche se non quanto vorremmo, il lavoro degli italiani in campo cinematografico. Ai nostri Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo è andato l’Oscar per le migliori scenografie per il film di Martin Scorsese “Hugo Cabret“. Terza statuetta per il duo, dopo “The Aviator” nel 2004 e “Sweeney Todd” nel 2007. Non è certo soddisfacente quanto il più ambito premio per il miglior film straniero, che non va al nostro Paese dal 1997 quando vinse meritatamente il Benigni di “La vita è bella”, ma bisogna riconoscere che fa sempre piacere leggere nomi italiani nella lista dei vincitori.
Quest’anno i riconoscimenti più importanti sono andati a The Artist, miglior film, miglior regista Michel Hazanavicius, miglior attore protagonista Jean Dujardin, migliori costumi e migliore colonna sonora; Maryl Streep è stata eletta a miglior attrice protagonista per The Iron Lady; Hugo Cabret ha fatto incetta di premi tecnici (fotografia, sonoro, effetti speciali, scenografia). Miglior sceneggiatura originale a Midnight in Paris, di Woody Allen, sceneggiatura non originale a The Help. Oscar al montaggio per Millennium – Uomini che odiano le donne; film straniero l’iraniano A separation, e per l’animazione l’Oscar è di Rango.