Home Territorio Centrale turbogas, il via agli espropri e il caos totale

Centrale turbogas, il via agli espropri e il caos totale

526
1
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Clamoroso: il Ministero dell’Economia e delle Finanze nei giorni scorsi ha fatto pervenire al Comune di Venafro una nota che avrebbe provocato tensione e caos in seno al nuovo esecutivo Cotugno. Di che cosa si tratta? E’ presto detto. Dagli uffici centrali del Ministero si informava il sindaco della città di Venafro che praticamente l’iter di esproprio dei terreni per la realizzazione della centrale turbogas, era iniziato. Con buona pace di tutti, anche in spregio alla sentenza del Tar del Lazio che con sentenza numero 9078 del 21 novembre dello scorso anno aveva annullato il decreto ministeriale con il quale era  stato dato il via libera al progetto per la costruzione della centrale turbogas nella piana di Venafro. La lettera portata a conoscenza dal primo cittadino nel corso della giunta di martedì scorso, aveva creato tensione e caos tanto è vero che immediatamente è stato chiesto un parere all’avvocato Vincenzo Colalillo. Quest’ultimo avrebbe tranquillizzato tutti, asserendo che si trattava di una sorta di errore da parte del Ministero dell’Economia, subentrato al Ministero dell’Ambiente per diverse procedure e norme. Pericolo rientrato insomma? Sembrerebbe proprio di sì, ma guai ad abbassare la guardia. Come si ricorderà, solo l’estate scorsa era scoppiato un vero e proprio putiferio in tutto il Molise per il decreto di approvazione del progetto per Venafro dei ministeri competenti. Iniziarono gli incontri, sedute straordinarie di consigli comunali e presa di posizione di provincia e regione. Si decise allora di presentare ricorso al Tar che come detto lo scorso novembre ha accolto   il ricorso curato dagli avvocati Vincenzo Colalillo, Alfredo Ricci e Massimo Di Nezza per conto di diversi enti tra cui la Regione Molise, la Provincia di Isernia, il Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale Isernia – Venafro, la Comunità Montana del Volturno di Venafro, la Comunità Montana Centro Pentria di Isernia e i Comuni di Venafro, Pozzilli, Sesto Campano e Pesche e altri. In sostanza il Tar ritenne  che il decreto ministeriale di valutazione di impatto ambientale non poteva essere emesso visto che la Regione Molise aveva espresso parere negativo sul progetto. Il tribunale è entrato nel merito della vicenda. Il Ministro dell’Ambiente, di concerto con il suo collega per i Beni e le Attività Culturali, il 18 novembre 2010 aveva espresso il giudizio favorevole di compatibilità ambientale del progetto presentato dalla società Molisenergy per la realizzazione di una centrale termoelettrica a ciclo combinato da oltre 700 megawatt nel comune di Venafro. Nel ricorso si sosteneva che il parere della Regione era vincolante e che mancava una adeguata motivazione nel decreto ministeriale.

Ma a quanto pare si attende anche il pronunciamento del Consiglio di Stato.  Non è escluso che, qualora ci dovesse essere una nuova formulazione del decreto, rispettando la procedura e la tempistica necessaria, lo stesso Ministero possa emanare un nuovo provvedimento che, adeguatamente motivato, sarebbe difficile contrastare. Ma intanto i ricorrenti incassano questo risultato che comunque un effetto lo ottiene: allunga ulteriormente i tempi. Ma la lettera giunta dal Dicastero dell’Economia farebbe pensare a qualche movimento sospetto. Staremo a vedere. Occorre ora fare gioco di squadra tra i comuni di Venafro, Sesto Campano, Presenzano e Vairano Patenora. Tutto questo perché torna l’incubo turbogas.

Marco Fusco

1 COMMENTO

  1. lavoro in una centrale a turbogas a cogenerazione e vi posso dire che state facendo tanto rumore per nulla, le centrali a turbo gas sono inqinanti quanto i fornelli da cucina, in quanto il metano essendo in assenza di zolfo e di altre sostanze danose non produce elementi inquinanti di rilievo e comunque queste centrali sono sempre sotto controllo ASL e ASI enti preposti al controllo del aria e delle aque di scarico.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.