Il cineasta americano raggiunge per la prima volta da solo il fondo della Fossa delle Marianne
James Cameron ce l’ha fatta. Oltre 10mila metri sotto la superficie del Pacifico, da solo, sul fondo della Fossa delle Marianne. Prima di lui ci avevano provato, nel 1960, soltanto Piccard e Walsh con il batiscafo Trieste.
Il regista di Avatar e Titanic aveva lanciato al mondo, e a se stesso, la sfida di toccare il punto più profondo dell’Oceano, e con lo speciale sottomarino “Deep-sea Challenger” ha raggiunto un traguardo che il National Geographic ha definito impresa storica. Cinque ore di esplorazione sul fondo per fare scorta di campioni di superficie per la ricerca in biologia marina, microbiologia, astrobiologia, geologia marina e geofisica. Oltre naturalmente a foto e riprese che probabilmente Cameron userà per un docu-film in 3D sul suo viaggio underwater, di cui però al momento non trapelano informazioni, ma se ne può già immaginare la spettacolarità e l’eccezionalità.
James aveva annunciato la notizia già attraverso Twitter: “Sono appena arrivato nel punto piu’ profondo dell’oceano. Toccare il fondo non e’ mai stato cosi’ bello“. Il pericolo della discesa a picco nelle profondità marine era costituito dall’estrema pressione dell’acqua e dalla posizione poco comoda che il cineasta avrebbe dovuto avere nel veicolo monoposto di immersione, ma i medici che lo hanno seguito hanno constatato la sua buona salute al ritorno in atmosfera.
Mimen