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Comuni al voto

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In sintesi idee e programmi
(da Clarus n.4-2012)

Campagna elettorale agli sgoccioli. Inizia il conto alla rovescia e il conto dei voti. Così da sempre: un mese di attesa e poi pochi secondi in cabina per esercitare il proprio diritto di voto, libero e incondizionato. Campagna elettorale grigia e intorpidita, almeno ai nastri di partenza; quindici giorni di attesa – dopo la presentazione delle liste – che hanno posto nei cittadini la domanda se davvero la competizione e il confronto si fossero accesi. Mentre prendevano identità già i ruoli dei vincitori e vinti (ipotetici). I comizi di questi giorni porteranno più gente nelle piazze e forse più idee, maggiori chiarezze e qualche sogno in più. Il voto, che mette i cittadini nella condizione di esprimere una parere favorevole o un disappunto traghetterà cinque comuni dell’Alto Casertano in una nuova direzione, anche lì dove potrebbero trovare riconferma le posizioni di alcuni amministratori uscenti. Nuove direzioni perché cambiare e cercare nuove strade continui a rappresentare una possibilità di crescita per il territorio, perché cambiare vuol dire mettersi in ascolto di “nuove voci”, magari da poco divenute adulte, o di vecchie voci cittadine desiderose di contribuire a fare insieme il bene comune. Superata l’empasse iniziale della “costruzione” delle liste, le formazioni hanno diffuso in maniera non sempre capillare nei propri comuni i programmi elettorali.

Piedimonte Matese

A Piedimonte la novità è stata l’uscita dalla lista di centro-sinistra guidata dal sindaco uscente Vincenzo Cappello, del gruppo di Rifondazione e Sel, allorquando nel nuovo gruppo “Piedimonte Democratica” è entrato a far parte Nicola Di Girolano, voce forte della destra matesina. A Cappello hanno risposto due gruppi, “Sinistra Matesina” con Ranieri Vitagliano e “Progetto Civico per Piedimonte” con Daniele Ferrucci. Una campagna elettorale che si confronta sulle opere già realizzate da Cappello e quello che le controparti sognano di realizzare. Recupero del centro storico e rivalutazione delle aree verdi: sono questi gli obiettivi che mettono d’accordo tutti, amici e nemici, seppur Vitagliano e Ferrucci denunciano un diffuso sostrato di malessere tra la popolazione, tanto giovane quanto anziana della città.

San Gregorio M.

Altro comune matesino interessato al voto è San Gregorio Matese, che ritorna alle urne dopo appena un anno dall’ultima tornata elettorale. Qui per meno di duemila abitanti andranno allo scontro finale ben tre liste, di cui due capeggiate da ex sindaci. “Per il bene di San Gregorio” con Ermanno Langellotti, “San Gregorio più” con Giuseppe Mallardo, e “Uniti per San Gregorio” con Teodolinda Stocchetti. Comune commissariato con un dissesto finanziario da rimarginare, ma dove non si smette di puntare al rilancio turistico, alla valorizzazione delle aree montane di particolare interesse paesaggistico, al risanamento delle finanze comunali, alla promozione del comparto agroalimentare. Sul versane del Monte Maggiore sono i cittadini di Alvignano, Dragoni e Liberi ad essere chiamati a raccolta.

Alvignano

Nel primo comune, dove si reclama una maggiore attenzione alcomparto agricolo – un tempo motore dell’economia locale – il sindaco uscente Angelo Di Costanzo si ricandida con la lista “Uniti per Alvignano” e Rodolfo Valentino con “La nostra Alvignano”: anche in questo caso una serie di obiettivi in comune per le due liste: il tanto atteso rilancio turistico e quello della promozione rurale del territorio. Di Costanzo, proseguirebbe nel “rifinimento” e nella manutenzione delle opere pubbliche realizzate in questi anni, mentre Valentino ad un perfezionamento della formazione del personale dipendente dell’Ente municipale, nonché ad una amministrazione partecipata attraverso comitati organizzati.

Dragoni

A Dragoni, si rimette in gioco Silvio Lavornia – già sindaco in paese – con la lista “Dragoni Più” che punta alla riqualificazione dei piccoli borghi del paese, ad un rilancio occupazionale, ma in particolare all’utilizzo intelligente delle risorse finanziarie di cui disponela Regione Campania.Lo sfidante, Mariano Negri, punta invece ad una cittadina pacifica e serena, spazio accogliente per le idee di tutti, dove la partecipazione comune anche alle decisioni di governo non sia un’eccezione ma uno status per tutti. Dal piccolo comune di Liberi, viene una delle proposte più “corpose” ed elaborate tra i programmi elettorali pubblicati fino ad ora.

Liberi

La sfida è tra Antonio Diana, sindaco uscente, con la lista “Liberi di guardare avanti” e Giuseppe Vastano con “Liberi…ripartiamo”. Il primo, nel fare precisa sintesi delle opere pubbliche realizzate nel quinquennio passato, punta ad un ulteriore passo avanti forte dell’approvazione e dei finanziamenti regionali ottenuti. A questo si aggiungerebbe la semplificazione della burocrazia municipale, il “riordino” del sistema idrico, una ulteriore riqualificazione del sistema di raccolta rifiuti e l’idea dei “villaggi rurali” che troverebbe tra i monti della zona piena qualificazione. Giuseppe Vastano contraccambia impegnandosi, in caso di vittoria, a contenere le future spese di Imu e quelle attuali legate alla raccolta differenziata, mentre la politica di sviluppo territoriale punta ugualmente alla promozione del paesaggio e attraverso di esso all’inserimento lavorativo dei giovani del posto. Problematiche comuni nei paesi dell’Alto Casertano, simili speranze di crescere e di puntare al meglio. Cittadini fiduciosi a giorni alterni, in attesa della proposta vera, quella in grado di cambiare le cose.

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