Altre quattro persone denunciate
Nell’ambito di una vasta operazione predisposta dalla Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, finalizzata a contrastare fenomeni di microcriminalità, due persone sono state arrestate per furto aggravato e altre quattro sono state denunciate per reati che vanno dalla truffa alle percosse e minacce, dalla simulazione di reato alla violazione di misure cautelari. Due studenti dell’Istituto Tecnico Industriale di Piedimonte Matese, L. G. e A. M., entrambi 19enni di Alife, sono stati arrestati per furto aggravato. I due sono stati sorpresi dai militari del Nucleo Radiomobile, mentre stavano perpetrando un furto all’interno di un capannone industriale ubicato ad Alife, asportando un quadro elettrico e relativi cablaggi, cavi in rame e altro materiale custodito all’interno della struttura. Per accedervi, i due giovani avevano prima forzato un lucchetto e poi tranciato una catena che teneva chiusa la porta d’ingresso. L’intera refurtiva per un valore di svariate miglia di euro, è stata recuperata. Nella circostanza sono finiti sotto sequestro un’autovettura Fiat Panda e numerosi arnesi atti allo scasso, utilizzati per compiere il “raid”. Il proprietario, visibilmente soddisfatto dell’esito dell’operazione, in quanto già nel passato era rimasto vittima di analoghi furti, ha voluto ringraziare personalmente i Carabinieri prontamente intervenuti. I due studenti, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre sono in corso ulteriori indagini per accertare se siano coinvolti in altri furti verificatisi di recente nel comprensorio matesino. Ad Alife, una 23enne, per futili motivi, ha inseguito con l’auto il sue ex fidanzato, e dopo averlo ripetutamente speronato, lo ha aggredito colpendolo al volto e minacciando che gli avrebbe incendiato l’autovettura. Per la giovane donna è scattata una denuncia da parte dei militari della Stazione di Alife per i reati di percosse e minacce. Ancora ad Alife, un 48enne del posto, dovrà invece rispondere di violazione alle prescrizioni di una misura cautelare cui lo stesso è sottoposto per il reato di furto in abitazione. E sempre ad Alife, un 39enne del luogo, si è reso responsabile di simulazione di reato. L’uomo, secondo quanto accertato dai militari della locale Stazione, aveva denunciato che alcune firme apposte su avvisi di ricevimento relativi a raccomandate inoltrategli da Equitalia per il pagamento di due cartelle esattoriali erano apocrife e quindi non le aveva riconosciute come sue, ma apposte da ignoti. Viceversa invece si è scoperto che le firme erano originali e che il 39enne aveva denunciato il falso al fine di giustificare il mancato pagamento. Infine, i militari della Stazione di Piedimonte, hanno denunciato un 28enne del posto, per il reato di truffa. Il giovane, mediante artifizi e raggiri, aveva acquistato a rate ben quattro telefonini del tipo Apple iPhone, a nome e per conto di un’altra persona, che quando si è visto arrivare le bollette di pagamento, ha denunciato di essere completamente all’oscuro delle operazioni di acquisto.