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Piedimonte sotto un'altra luce

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Il successo senza precedenti di IlluminArti

E’ apparsa una città d’altri tempi (o forse d’altri luoghi) la Piedimonte che ieri sera si è presentata numerosi visitatori che hanno affollato le strade del centro storico. “IlluminArti”, l’evento organizzato dall’associazione culturale Byblos-Idee per la mente, ha ridato vita al borgo antico della città, da via Ercole d’Agnese fino a Largo S.Maria La Vecchia, in un susseguirsi di luci e spettacoli. La manifestazione,  possibile grazie anche alla collaborazione del Comitato festeggiamenti S.Marcellino, si inserisce in un rinnovato contesto di fede e di cultura in cui si vuole far maturare una nuova idea di feste patronali.
L’associazione Byblos ha trovato la piena disponibilità della parrocchia di Santa Maria Maggiore – che si appresta a vivere la festa del Patrono San Marcellino -per un progetto destinato ad avere un concreto futuro e nella collaborazione con altre associazioni cittadine. Trasformare il centro storico in risorsa produttiva: è stato questo lo spirito che ha mosso la prima idea di Byblos, e con esso l’idea di riaccendere i riflettori dell’opinione pubblica su un angolo della città (ma ce ne sarebbero tanti altri) sconosciuto o non sufficientemente valutato dagli stessi cittadini. Una città accesa non solo dalle luce ma anche dalle emozioni di quanti (seppur vecchi conoscitori di quei luoghi) hanno ammirato come per la prima volta la vecchia Piedimonte.
Il lavoro di mesi è stato premiato dai risultati di ieri sera: cortili e giardini, androni, scale illuminati e aperti al pubblico oltre agli spettacoli di numerosi musicisti. La chiesa di San Biagio, di San Domenico e del SS.Salvatore: scrigni aperti all’ammirazione estasiata anche di visitatori giunti dai comuni limitrofi. Il chiostro di San Domenico e il Museo Civico a portata di tutti. Palazzo ducale “ha ripreso vita” attingendo all’orgoglio, al senso di appartenenza e di identità dei gruppi (Amici del Catuozzo e Comitato San Marcellino) che hanno animato un angolo cittadino ormai buio e dismesso da decenni. E poi presso la Basilica di S. Maria Maggiore la mostra di argenti e preziosi.
La città ha dato prova di sé e di quel senso di appartenenza (spesso ed ingiustificatamente sopito) ad una storia e una tradizione che ne permettono di tracciarne una precisa identità quale città di cultura, di arte, di scambio, di bontà, di accoglienza e di stile…
“IlluminArti” riaccenderà  di nuovo il cuore e le strade di Piedimonte. Al più presto…

(gb)

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