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Atti illegali per gli alberi del Matese: l'occhio vigile del Cai rileva e segnala

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La sezione di Piedimonte Matese ha inoltrato le segnalazioni  al Corpo Forestale dello Stato

La Sezione CAI di Piedimonte Matese ha rilevato sul territorio matesino, nell’ambito di alcune escursioni previste da calendario, alcune situazioni anomale, che sono state prontamente segnalate alle autorità competenti.
Nello specifico, nel pianoro dell’Arvaneto, nel territorio comunale di Cusano Mutri, sono stati osservati una trentina di alberi vittime, da parte di anonimi, del fenomeno della cercinatura, ovvero l’operazione praticata sugli alberi destinati all’abbattimento (in questo caso selvaggio), consistente nell’asportazione di un anello di corteccia fino alla profondità del cambio, per farlo appassire e quindi indurire.
Nei pressi del Rifugio di Monte Orso, in loc. Pianellone, sono stati invece rilevati numerosi alberi segati illegalmente, e lasciati a terra in attesa della loro essiccazione e quindi al fine di potersene appropriare in maniera illegale.
Una segnalazione di quanto rilevato è stata inoltrata dalla Commissione TAM (Tutela Ambiente Montano) della Sezione CAI di Piedimonte Matese al Corpo Forestale dello Stato, ai Sindaci di Cusano Mutri e Castello del Matese, ed al Presidente del Parco Regionale del Matese, al fine di consentire agli stessi i necessari provvedimenti in merito.
Tali segnalazioni sono motivate inoltre dalla circostanza che la vigente normativa in materia prevede che il legname secco sia di proprietà del Comune presso il quale lo stesso si trova. E quindi, a tutela, oltre che degli incantevoli scenari delle nostre terre, degli interessi dei Comuni e della popolazione dei Comuni matesini.

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