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Alvignano e Dragoni rivivono tra fede e identità

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Domani la festa del patrono  San Ferdinando d’Aragona

I fedeli di Alvignano all'arrivo presso la basilica di Santa Maria di Cubulteria

Il 27 giugno la Diocesi di Alife-Caiazzo fa memoria di San Ferdinando d’Aragona, vescovo di Caiazzo e compatrono diocesano.
Per le comunità  di Alvignano e di Dragoni, invece, la giornata assume un’ aspetto del tutto particolare, in quanto il santo è  Patrono di entrambe le cittadine. Riprendendo un’antica tradizione i fedeli dei due paesi,  intorno alle 4 del mattino, prima che faccia giorno, si radunano rispettivamente nella parrocchia di san Sebastiano (Alvignano) e nella chiesa dell’Annunziata (Dragoni), da dove, con il simulacro del santo partono in processione verso la basilica di Santa Maria in Cubulteria (presso il cimitero di Alvignano) dove, secondo la tradizione, il santo  colpito da febbre sia morto nel 1082.

I fedeli di Dragoni fanno ritorno verso la chiesa dell'Annunziata

Infatti fino a qualche decennio fa la basilica custodiva le spoglie mortali del santo, oggi invece nella chiesa di san Sebastiano. La processione del mattino qualche anni fa, assumeva un aspetto competitivo tra le due comunità: infatti secondo un’antica credenza chi fosse arrivato per primo alla basilica avrebbe avuto il diritto di far sostare l’effige del santo fino a sera; da qualche anno, invece, le due comunità attendendo l’arrivo l’una dell’altra, si ritrovano insieme per la celebrazione eucaristica alle prime luci dell’alba. Al termine della messa  i dragonesi fanno ritorno nella loro chiesa, in processione con la statua del santo custodita nella loro chiesa mentre gli alvignanesi – avendo lasciato il busto della “loro” statua presso la basilica, vi si ritrovano intorno alle ore 21 per ricostituire l’assemblea, e in processione riportano il santo in paese dove ha luogo una nuova celebrazione eucaristica che conclude la solennità del patrono. Quest’anno, in occasione del giubileo diocesano, saranno presenti, i sacerdoti della forania di Caiazzo, che concelebreranno la messa vespertina.
Mentre la festa del 27 giugno ha un aspetto del tutto religioso, la seconda domenica di Luglio, per gli alvignanesi assume un carattere più civile, infatti la festa di Luglio ricorda l’istituzione della fiera da parte di Alfonso I d’Aragona re di Napoli in seguito al dono, da parte del popolo di Alvignano, del calice usato dal santo per la celebrazione dell’eucarestia.

Antonio Di Lorenzo

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