Anche l’elevato costo del cibo tra le cause che hanno “alimentato” la Primavera Araba
Nonostante i mercati internazionali delle materie prime agricole sembrino “più stabili dopo l’impennata dell’anno scorso”, i prezzi mondiali alimentari “continueranno a salire nel prossimo decennio, a causa della forte domanda delle economie emergenti e della crescita rallentata nella produzione globale”.
Ad affermarlo è l’Agricultural Outlook, rapporto congiunto della Fao e dell‘Ocse reso noto questa mattina a Roma. Per il segretario generale dell‘Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo, Angel Gurria, “per soddisfare le esigenze alimentari e nutrizionali delle generazioni future sono essenziali un aumento della produttività, una decisa crescita verde e mercati più aperti”. I governi, avverte, “dovrebbero rinunciare a pratiche distorsive del commercio e creare un ambiente favorevole ad un’agricoltura fiorente e sostenibile, sostenuta dal miglioramento della produttività”. Secondo la Fao, “il record raggiunto dai prezzi del cibo nel febbraio 2011 ha contribuito ad alimentare le rivolte della cosiddetta ‘primavera araba’ nel Medio Oriente e in Nord Africa”. Negli ultimi tre mesi i prezzi misurati dalla Fao sono calati ma, precisa una nota dell’organizzazione Onu per l‘alimentazione e l‘agricoltura, “ci si attende un rimbalzo a luglio a causa della siccità che ha colpito la produzione Usa di mais e soia”. (fonte Agensir)