La Finanza ha predisposto attività di monitoraggio sul fenomeno dell’evasione fiscale di chi dà in affitto camere ai ragazzi fuori sede
Tanti studenti, compresi quelli del nostro territorio, si recano a Roma per gli studi universitari. Quanti di loro hanno avuto a che fare con proprietari che davano in affitto una stanza, ma senza contratto?E’ partita proprio dalla Capitale l’indagine della Guardia di Finanza, verso la fine di giugno. I militari si sono recati nelle segreterie dei tre atenei romani (La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre) chiedendo nomi e indirizzi degli studenti fuori sede, in tutto circa diecimila, italiani e stranieri, che spesso loro malgrado alimentano il giro d’affari degli affitti in nero.
A questi studenti stanno per giungere, presso le rispettive residenze, dei questionari in cui si chiedono informazioni su dove vivono a Roma, quanto pagano, come e a chi, da rispedire indietro entro 15 giorni. Chi non fornisce riposta, o comunica notizie fasulle, va incontro a una multa di 500 euro, con convocazione in caserma per dare spiegazioni in merito.
Si tratta quindi di un vero e proprio monitoraggio messo a punto dalle Fiamme Gialle, che dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno, per contrastare il più possibile il fenomeno delle locazioni irregolari, che sfuggono al Fisco, promosso dal Comando generale della Guardia di finanza. E nulla vieta che i suddetti controlli si estendano anche in altre città universitarie. Tempi duri per gli evasori.