I nuovi imprenditori agricoli in Alto Casertano
Il testo integrale è su Clarus 7-2012. Nello stesso numero approfondimento sulla Regia Scuola Pratica di Agricoltura di Piedimonte d’Alife
Si ritorna alla terra. Quella dei nostri nonni, amata, benvoluta, meritata, sofferta, combattuta. In Italia, e in Alto Casertano cresce il numero di aziende agricole gestite da under 30. Un forte richiamo che sa di speranza, rivincita, nuovo progresso, sviluppo, ma che inevitabilmente si scontra con un problema quotidiano preciso nel nome, ma non nel contenuto: burocrazia.
Non sono più i contadini a gestire le nuove aziende ma veri e propri imprenditori agricoli, giovani o meno giovani che per recuperare tradizioni o avviarsi ad un nuovo mestiere, si specializzano nel settore masticando burocrazia e leggi meglio di chiunque altro, senza però beneficiare sempre di certi effetti. (…) La figura dell’imprenditore agricolo rappresenta un nuovo status sociale: uomini e donne che ci rimettono la faccia, che sanno vendere suggestioni e si dotano di marchi che fanno dell’antico mestiere un’arte tutta da riscoprire. Questo nuovo status sociale ci crede; crede che il primo guardiano del nostro territorio è l’agricoltore e che l’economia agricola deve soddisfare il bisogno primario dell’umanità.
Tutto questo – che non è poco – muove le nuove esperienze che anche sul nostro territorio iniziano a consolidarsi. (…) La novità è materia degli ultimi mesi con la nascita della Comunità del cibo “Cannavinari del Sannio Alifano”. Si ritorna al mestiere dei nonni e gli imprenditori protagonisti sono giovani che per tradizione familiare ridanno vita alle preziose cannavine. Figli della modernità, hanno pensato bene di associarsi, di investire nella comunicazione e di osare oltre il confine del proprio orto, diversamente da come fecero i loro avi.
Antonietta Melillo è una di loro. Giovane, appassionata delle terra e del futuro, anche lei ha deciso di invertire la rotta intrapresa dalla piccola agricoltura locale e di pensare ad una rete di collaborazione tra più agricoltori impegnati nella produzione naturale di frutta e ortaggi. (…) I piccoli passi dei nuovi cannavinari alifani si muovono in sinergia con l’azienda agrituristica San Cassiano sita nel comune di San Potito, di cui Clarus si è occupata lo scorso anno descrivendo l’esperienza “Wwof”, la vacanza-lavoro di giovani provenienti da ogni parte del mondo, impegnati per diverse settimane nelle attività agricole dell’azienda per sei ore al giorno, in cambio di vitto e alloggio.
A San Cassiano, Vittorio, Andrea e Giorgio Scappaticcio, ormai da qualche anno, in compagnia della mamma Rosanna e della cugina Giuliana, gestiscono l’azienda di famiglia offrendo ospitalità ed esperienze a contatto con la natura: giovani, bambini e adulti che passano da qui (da poco l’agriturismo è anche fattoria didattica) imparano che la terra la ami non per diletto o per moda, ma per istinto vitale. Dalle “giovani” esperienze di San Cassiano e dei Cannavinari del Sannio-Alifano è nata l’idea del Mercato Terra Terra.
Presso l’azienda di San Potito infatti, ogni seconda e quarta domenica del mese si tiene un mercato ortofrutticolo dai sapori inconfondibili con banchi che espongono solo prodotti di questa terra (…).