Un 30enne di Frosinone truffava le persone anziane di Piedimonte inducendole a stipulare contratti a prezzi vantaggiosi
Si presentava presso private abitazioni di Piedimonte Matese, elegantemente vestito, con tanto di documenti e presentandosi quale appartenente alla società “Enel” in qualità di operatore.
Con falsi moduli, induceva le vittime a stipulare nuovi contratti di fornitura di energia elettrica a prezzi vantaggiosissimi. Grazie però alla segnalazione di una giovane donna residente in via Aldo Moro, che stava per diventare una vittima dell’ennesima truffa, sono entrati in azione i militari della locale Stazione, coordinati dalla Compagnia di Piedimonte Matese, che sono riusciti ad identificare e a smascherare il truffatore, bloccato proprio mentre usciva dal condominio.
Si tratta di M.T., 30enne di Frosinone, il quale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per i reati di truffa aggravata e falsità in scrittura privata.
Tutta la documentazione trovata in suo possesso, utilizzata per portare a compimento le truffe, è stata sottoposta a sequestro. I Carabinieri hanno inoltre scoperto che l’uomo, per essere più credibile, chiedeva anche alle sue potenziali vittime, di poter visionare i contatori Enel dello stabile.
Quello delle truffe, è considerato un reato particolarmente odioso, del quale spesso rimangono vittime persone anziane. Per questo motivo i Carabinieri di Piedimonte Matese, tengono altissima l’attenzione nei confronti di questi fenomeni, il mese scorso infatti è finito manette un 32enne di Napoli, che utilizzando una tecnica collaudata, si faceva consegnare somme di denaro dalle povere vittime che venivano individuate sempre in persone anziane e quindi facilmente raggirabili. L’uomo raccoglieva informazioni sulle situazioni familiari, avvicinava la vittima, un anziana donna e si presentava come un vecchio amico del figlio o di un nipote che nei suoi confronti aveva un debito, che consisteva sempre in somme di svariate centinaia di euro. Per convincere l’anziana donna, in alcune circostanze, fingeva addirittura davanti a lei di parlare al telefono con il figlio, fin quando non otteneva il denaro. Ma anche la sua avventura di “truffatore” a Piedimonte Matese si concluse grazie all’attività investigativa dei Carabinieri che raccolsero una serie di elementi indiziari, avvalendosi di testimonianze e del riconoscimento attraverso l’identikit fornito dalle vittime.
Intanto i militari invitano ancora una volta i cittadini di diffidare di coloro che si presentino come operatori dell’Enel o di altre Società che erogano servizi pubblici, e nei casi dubbi non esitare a chiedere l’intervento dei Carabinieri tramite il numero di emergenza “112”.
(comunicato stampa)