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Costituzione Ambito Territoriale della Provincia, l'Alto Casertano diserta

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I sindaci danno forfait all’incontro con Zinzi e ritengono tale iniziativa in contrasto con la L.R. 214/2011

Pur comprendendo la preoccupazione del Presidente Domenico Zinzi, di costituire uno specifico Ambito Territoriale della Provincia di Caserta per la gestione del Servizio Idrico Integrato, i Sindaci dei Comuni dell’Alto Casertano hanno disertato la prima convocazione e non intendono partecipare all’Assemblea fissata, in seconda convocazione, per il giorno 23 luglio, in quanto ritengono tale iniziativa inopportuna e in contrasto con la L. 214/2011; disposto legislativo che demanda alle Province le sole funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività dei Comuni nelle materie e limiti indicati con legge statale o regionale.
Si ricorda inoltre che l’art. 2 della L.R. 14/1997 delimita “solo” quattro ambiti territoriali, collocando il territorio provinciale di Caserta nell’A.T.O. n. 2 – Napoli/Volturno – pertanto, la costituzione di un nuovo Ambito richiederebbe la preventiva modifica della sopra citata legge regionale e non la costituzione accelerata di un’Assemblea, costituita da: Presidente, Consiglieri, Revisori e Organi Tecnici che, oltre a soddisfare l’esigenza di accontentare i partiti politici provinciali, graverebbero ulteriormente sull’economia delle nostre collettività, come avvenuto per le fallimentari costituzioni e gestioni dei Consorzi (idrico e rifiuti).
Chiedono al Presidente Zinzi di farsi promotore verso le autorità regionali, per modificare in tempi brevi la suddetta L.R. 14/1997, prevedendo la costituzione di un unico Ambito Regionale per la gestione del servizio idrico integrato, con organo direttivo snello atto al contenimento dei costi di gestione, che persegua l’obiettivo primario di eliminare le attuali irrazionalità ed inefficienze.
Tale obiettivo non potrà essere raggiunto mediante la moltiplicazione degli Ambiti, né immaginando di affidare la gestione dell’intero servizio ai Comuni con maggior numero di abitanti, ma con il coinvolgimento diretto dei Comuni collinari e montani, aree dove sono collocate le sorgenti naturali del bene più prezioso che la natura ci abbia potuto donare.

Giovanna Petruccelli 

1 COMMENTO

  1. E’ appena il caso di aggiungere che, far “partire” un ATO per cinque mesi è veramente inaudito, atteso che cesseranno al 31 dicembre 2012!

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