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Piedimonte, ok al bilancio di previsione

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La maggioranza approva il documento contabile con 11 voti a favore.

Vivace dibattito, nella seduta odierna del consiglio comunale a Piedimonte Matese, al termine della quale la maggioranza consiliare di Piedimonte Democratica ha approvato il bilancio previsionale 2012. La maggioranza ha adottato il documento contabile con undici voti a favore e tre contrari. Hanno votato negativamente Ranieri Vitagliano (Sinistra Matesina), Daniele Ferrucci e Tonino De Rosa (Progetto Civico). Assenti, per la maggioranza, Pinuccio Simonetti e per l’opposizione Luigi Di Lorenzo e Mimmo Santopadre.
Botta  e risposta, in più di un’occasione, fra il capogruppo di Sinistra Matesina Ranieri Vitagliano e quello di maggioranza, Fabrizio Pepe, soprattutto in relazione alla indicazione del valore dei beni immobili che l’amministrazione intende alienare garantendo il riscatto da parte degli occupanti, nel caso di beni immobili destinati ad abitazione. Respinti alcuni emendamenti presentati da Sinistra Matesina in merito al diverso impiego delle indennità di carica, alle quali il sindaco e la giunta hanno rinunciato sin dal primo mandato e che, secondo il gruppo di opposizione, avrebbero potuto essere destinati ad altre voci in bilancio tra cui l’acquisto di beni di facile consumo per le scuole dell’obbligo. Dibattito quasi interamente incentrato sull’ammontare dei residui attivi e passivi, superiori o inferiori ai cinque anni, in relazione ai quali l’assessore alle finanze e vicesindaco Corrado Pisani ha dissipato i dubbi e le perplessità dell’opposizione: saranno accantonate ulteriori somme sul bilancio di previsione, proprio a garanzia dei residui attivi, con un accantonamento pari a circa 195.000 euro.
Tra le previsioni del bilancio anche il calcolo delle aliquote Imu e la rideterminazione delle tariffe per le tasse di occupazione di suolo pubblico e smaltimento rifiuti: aliquota minima dello 0,4% per l’Imu, che prevede un’aliquota base dello 0,2 % per i fabbricati rurali e un’aliquota ordinaria al 1,06%.  Confermata dall’assessore alle finanze la notizia dello sforamento del patto di stabilità, determinato da un aumento delle spese per gli investimenti realizzati con l’acquisto dell’ex Istituto salesiano. Inevitabili le ripercussioni sulla gestione amministrativa e finanziaria: divieto di contrarre mutui e blocco delle assunzioni di personale, riduzione di altri fondi aggiuntivi.
Sul piano delle entrate si registra l’incremento della tassa di occupazione di suolo pubblico (fino al 30%), per la quale l’ultimo adeguamento delle tariffe era fermo al 2004, ed un ulteriore adeguamento delle tariffe relative allo smaltimento dei rifiuti.

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