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Seconda notte di fuoco sul Cila, cenere dal cielo

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Ancora fiamme in queste ore, domate sul fronte Paterno, ma ancora vive sul lato opposto.

Sembra proprio non volersi arrendere l’incendio che ha devastato il fianco del Monte Cila. Dura ormai da più di 24 ore.
Proprio nel momento in cui scriviamo, un nuovo ampio focolaio si è sviluppato e divampa in direzione del Parco Archeologico, allo stesso tempo avanzando anche verso il basso. Il bagliore e il fumo sono evidenti fin da San Gregorio. Le fiamme, anche molto alte in alcuni momenti, sono arrivate a ridosso della prima cava del Monte, dove c’è la piazzetta rimessa a nuovo. Ma non solo, perché il fuoco si sta avvicinando alla chiesa della Madonna delle Grazie e sempre di più alla centrale Enel, ormai le fiamme bruciano ai piedi di alcuni tralicci situati sui pendii in prossimità di essa.

Non sappiamo con esattezza come stanno intervenendo i soccorsi, che lavorano senza sosta da ieri notte, ma sul posto ci sono oltre ai mezzi del servizio antincendio della Comunità Montana e alla Protezione Civile, anche i Vigili del Fuoco, e probabilmente la Forestale, presente sul campo per tutto il giorno.
Sulla Strada Provinciale per Castello si transita senza problemi o intoppi, difatti non c’è nessun presidio delle forze dell’ordine.
Passando per piazza Europa si ha dinanzi uno scenario che lascia senza parole. Addirittura oltre al fumo che ha pervaso l’aria cade della cenere. I passanti e i cittadini sono giustamente preoccupati e si chiedono se anche questa notte la montagna brucerà fino all’alba.
I mezzi aerei hanno lavorato tutto il giorno e col buio hanno interrotto l’attività.
Speriamo  davvero che la situazione migliori e cali ogni rischio immaginabile.

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