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Ospedale civile, mancano anche gli operatori sociosanitari

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Nota della Cisl al direttore Asl Menduni. La replica di Accinni, direttore sanitario dell’ospedale: “Sono anni che le nostre richieste restano inascoltate“.

Operatori sociosanitari cercansi all’ospedale di Piedimonte Matese: ieri, in una nota diramata dalla Cisl, i sindacati hanno lanciato un appello al direttore generale della Asl Caserta, Menduni, affinché si proceda in tempi brevi alla integrazione del personale sociosanitario necessario ad assicurare il dovuto supporto a quello medico e infermieristico.
Ci troviamo in una situazione veramente insostenibile – denuncia Raffaele Ciaramella, segretario Cisl aziendale ed rsu – con due soli operatori in servizio nel turno che va dalle 20 alle 8. Una carenza che determina ovvi disagi ai degenti, anche in alcuni reparti di emergenza, come l’Utic, dove spesso gli infermieri devono garantire da soli tutte le attività. Impossibile, quindi, sopperire alle esigenze dell’intero presidio ospedaliero”.
L’appello dei sindacati, in pratica, intende sollecitare la direzione della Asl a dotare l’ospedale di Piedimonte di circa 15 unità in più di operatori sociosanitari: “In totale – aggiunge Ciaramella – sono assegnati all’ospedale di Piedimonte 30 operatori: 28 svolgono servizio antimeridiano e pomeridiano, dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20. Sono queste, infatti, le fasce orarie durante le quali è richiesto maggiormente l’intervento degli operatori sociosanitari come supporto alle attività mediche e infermieristiche. Resta il nodo delle ore notturne, con due soli operatori in servizio, costretti a gestire il proprio orario di lavoro fronteggiando non solo le emergenze legate al pronto soccorso, ma anche la funzionalità degli altri reparti, specialmente quelli di prima linea come l’unità di terapia intensiva coronarica e la rianimazione. Ecco perché chiediamo al direttore Menduni di provvedere ad una estensione del capitolato che preveda almeno l’invio di quattro nuove unità, necessarie a garantire il normale servizio anche nelle ore notturne. Provvedimenti del genere sono stati già adottati per l’ospedale di Sessa Aurunca e Maddaloni. Temiamo, però, che per il presidio ospedaliero di Piedimonte Matese ci sia il rischio di restare senza il personale richiesto almeno fino al trentuno dicembre prossimo”.
Una criticità confermata, del resto, dallo stesso direttore sanitario dell’ospedale di Piedimonte, Alessandro Accinni: “Sono anni – spiega quest’ultimo – che questa direzione chiede alla Asl l’invio di quindici unità aggiuntive, ma fino ad oggi siamo riusciti soltanto ad ottenere un incremento del monte ore pari a sole quattro unità”.

(Fonte: Il Mattino)

 

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