Home Arte e Cultura Comuni al voto.L'Alto Casertano si rimette in moto

Comuni al voto.L'Alto Casertano si rimette in moto

492
0

Primavera 2013: inizia l’attesa

Sarà un autunno denso di curiosità quello che si presenta sul fronte politico locale in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. L’inverno sarà il tempo propizio per la programmazione e poi di nuovo in cabina. L’Alto Casertano vivrà la sua tornata elettorale con una novità: la scelta anticipata del sindaco di Sant’Angelo D’Alife. Crescenzo Di Tommaso  – eletto nel marzo 2010 – solo pochi giorni fa, a causa delle dimissioni di quattro consiglieri di maggioranza (a cui si sono uniti quattro di minoranza) ha reso la fascia tricolore. Con Sant’Angelo va al voto anche il comune attiguo, Raviscanina, che con il primo condivide storia, arte e fede, e dove Ermanno Masiello – al secondo mandato – conclude regolarmente il suo impegno politico. Il fronte matesino sarà interessato anche dal voto del comune di Letino, attualmente retto da Antonio Orsi (già sindaco nel 2003 e poi di nuovo nel 2008). Una scelta quest’ultima che nel piccolo comune di 800 abitanti, meta di un modesto turismo estivo e luogo di significativi eventi culturali – tali da farne rimbalzare il nome sulla cronaca casertana – si carica maggiormente di attesa e interrogativi.
Sul versante del Monte Maggiore occhi puntati sul comune più popoloso del territorio, Caiazzo, dove Stefano Giaquinto – oggi assessore provinciale – conclude il suo secondo mandato da sindaco.
E mentre già da qualche mese si vocifera sulle possibili alleanze e i nomi in corsa, Sant’Angelo d’Alife si concede il tempo per metabolizzare l’accaduto della settimana scorsa. In paese infatti sono stati affissi dei manifesti a firma dei quattro consiglieri di maggioranza che hanno determinato lo stop all’amministrazione Di Tommaso. M.Caporaso, V.De Caprio, R.Vecchio, M.Pini accusano l’ormai ex primo cittadino di una “innata cultura conservatrice, poco rispettosa delle esigenze della popolazione in particolare delle fasce più deboli”, di aver acuito la già compromessa situazione economica del posto e di aver perduto importanti occasioni per l’ottenimento di fondi pubblici.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.