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Per la cultura in Campania appello ai politici

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Partita la petizione popolare in favore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

Numerose le firme del monto culturale e politico che fino ad ora sono state raccolte, ma continua la “protesta” per salvaguardare la Biblioteca dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Una lettera indirizzata a Lorenzo Ornaghi, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e a Stefano Caldoro,  presidente della regione Campania, spiega la storia e il prestigio di una Biblioteca che l’Unesco ha definito unica e invita a ripensare una decisione che cambierebbe i connotati della storia biblioteca.
Con la delibera n.283 del 2011 la Regione Campania punta su due elementi “che minacciano di stravolgere letteralmente il progetto originario per cui erano stati stanziati anche specifici fondi europei”. Così si legge nella lettera. “Viene difatti prospettata per i locali individuati l’utilizzazione «come fondo iniziale dei volumi che obbligatoriamente vengono trasmessi in copia alla Regione Campania da editori e aziende tipografiche allorquando pubblicati» e l’attivazione di una «Biblioteca pubblica “a scaffale aperto”».
Ciò significherebbe non solo sfregiare l’armonica razionalità interna della raccolta dell’Istituto, che la rende specchio di una dimensione culturale internazionale, con l’inserimento di un fondo avente come unico criterio quello dell’appartenenza geografica regionale, ma significherebbe soprattutto impedire materialmente l’allocazione della biblioteca dell’Istituto, la cui dimensione è tale da occupare per intero lo spazio dei locali e solamente qualora sia rigorosamente seguito il progetto delle scaffalature compatte”.
La Biblioteca dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (nei  locali dell’ex-CONI in Piazza Santa Maria degli Angeli n. 1, a pochi passi da Palazzo Serra di Cassano), fu “edificat” da Gerardo Marotta in mezzo secolo di pazienti ricerche presso fondi librari e antiquari in tutta Europa. Essa costituisce il nucleo fondamentale dell’Istituto fondato nel 1975 a Roma, nella sede dell’Accademia dei Lincei, da Enrico Cerulli, Elena Croce, Pietro Piovani, Giovanni Pugliese Carratelli e Gerardo Marotta, che ne è anche il presidente. La Sovrintendenza ai beni librari della Regione Campania ha riconosciuto nel 2008 il valore di questa raccolta, che oggi conta circa trecentomila opere.
Tra i primi firmatari: Remo Bodei, Alberto Burgio, Gaetano Calabrò, Luciano Canfora, Giulietto Chiesa, Gianni Ferrara, Paolo Maddalena, Aldo Masullo, Ugo Mattei, Aldo A. Mola, Tomaso Montanari, Franco Roberti, Stefano Rodotà, Roberto Saviano, Salvatore Settis, Gianni Vattimo, Gustavo Zagrebelsky.

Per firmare http://www.petizionepubblica.it/?pi=P2012N28319

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