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Piedimonte. Quando il problema e' alla sorgente

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Pubblicato ieri su Il Mattino l’articolo che descrive il degrado che circonda il lavatoio storico. Domani il sopralluogo tecnico

Un pugno nell’occhio per gli amanti del paesaggio, ma non solo: il costone di roccia pericolante che sovrasta il largo antistante la sorgente del Torano, a Piedimonte Matese, pone anche tutta una serie di problemi legati alla sicurezza. Così, al mix di atti vandalici e al fitto corredo di elementi che deturpano il paesaggio (cabine di trasformazione dell’Enel, pali elettrici in disuso, paletti dissuasori della sosta installati senza criterio) si aggiunge anche l’orribile recinzione arancione che il Comune ha fatto apporre come cordone di sicurezza dell’area, inibendone il passaggio già da diversi mesi. Una istantanea di quello che è lo scorcio più bello della città di Piedimonte racconta  la totale mortificazione del paesaggio: davanti all’antico lavatoio alimentato, una volta, dalle possenti acque del Torano giacciono mostruosamente la cabina di trasformazione e il palo elettrico in disuso; la recinzione delimita – a tempo indeterminato – l’area off-limits su buona parte dello slargo; le auto in sosta selvaggia sono una costante e la manutenzione ordinaria lascia alquanto a desiderare. Come se non bastasse, innanzi ai cancelli d’ingresso dell’acquedotto è stato installato un pannello per l’affissione dei manifesti. Sullo sfondo, le rocce del vallone dell’Inferno, la lussureggiante vegetazione della sorgente, un angolo di paradiso che soprattutto nei mesi estivi sarebbe il luogo ideale per trovare ristoro e relax e dove un’illuminazione artistica ad hoc durante le ore notturne diventerebbe persino attrattiva turistica. “Abbiamo chiesto ad una delle poche ditte specializzate – spiega Antonio Ferrante, consigliere con delega ai lavori pubblici – di effettuare un sopralluogo e redigere un preventivo per l’avvio dei lavori d’urgenza, che potrebbero riguardare non solo la bonifica del costone di roccia ma anche la sua definitiva messa in sicurezza. Abbiamo inoltre ottenuto dall’Enel la disponibilità alla rimozione della cabina di trasformazione e del palo in disuso”. Nei prossimi giorni, quindi, il Comune sarà in possesso, quanto meno, di una previsione precisa dei costi da sostenere. Nessuna novità, invece, da parte della Regione, più volte sollecitata ad intervenire per la pulizia del muro di cinta degli impianti di captazione delle acque, del tutto imbrattati con bombolette spray e vernici, e per la sostituzione delle lettere in ottone rubate, una dopo l’altra. Dopotutto, due telecamere a circuito di chiuso montate in corrispondenza dei cancelli (parliamo di un sito di interesse strategico oltre che paesaggistico) potrebbero risolvere definitivamente il problema del vandalismo in questo punto della città.

(Fonte Il Mattino)

Previsto per domani mattina un sopralluogo tecnico della ditta Molise Consolidamenti al fine di verificare i lavori da realizzare.

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