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Rivoluzione "super wi-fi" in Usa

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In America la tecnologia si evolve. Chissà se l’Italia continuerà a rimanere indietro o stavolta cavalcherà l’innovazione

Lo chiamano “Super Wi-Fi”, perché può irradiare una  a banda larga fino a 100 km di distanza, superando barriere solide e resistendo al maltempo, con un metodo di trasmissione che sfrutta le frequenze tv inutilizzate. Negli Stati Uniti, dopo i primi test dell’anno scorso, sta per esordire su larga scala con il progetto Air.U, che porterà il Super Wi-Fi in 500 campus universitari siti in aree rurali.
Dietro Air.U ci sono tanti operatori e il sostegno di giganti come Google e Microsoft. Mentre la Texas Instruments, famoso marchio di calcolatrici, è pronta a produrre apparecchi per captare il segnale del Super Wi-Fi.
La diffusione della nuova tecnologia è potenzialmente vastissima: sarebbero interessate tutte quelle zone ai margini delle “autostrade del web”, borghi di campagna o di montagna, isole o villaggi remoti, dove arriva il segnale della tv.
È proprio grazie alla tecnologia della “vecchia” tv, a quello che i tecnici definiscono “White Space”, lo spazio bianco delle frequenze televisive non utilizzate da nessuno, che internet riuscirebbe ad arrivare dovunque.
Secondo gli esperti del settore, il 2013 potrebbe essere l’anno del Super Wi-fi. Una rivoluzione in un mercato da un miliardo di dollari.
(da Blitz Quotidiano)

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