Tragica notizia dalla frazione di Carattano di Gioia Sannitica, dove è stato ritrovato, questa mattina, il corpo senza vita di Angelo Porto. L’uomo, 45enne, si è suicidato impiccandosi con una corda ad un albero situato dinanzi all’abitazione dove viveva con i genitori. Secondo alcune indiscrezioni trapelate, pare che Porto – ex autista di autobus, non sposato e senza figli – soffrisse di crisi depressive, forse a monte del suo suicidio.
Sul posto sta arrivando in questi minuti il medico legale che si occuperà dell’esame esterno del corpo, e molto probabilmente la salma verrà restituita subito alla famiglia.
La notizia si sta diffondendo in questi istanti nella cittadina e in quelle circostanti, assieme allo sconcerto per un gesto tanto tragico che di certo susciterà dolore e farà stringere la comunità attorno alla famiglia colpita dal lutto.
L'editoriale
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A braccia aperte. Cosa può significare per una associazione cattolica territoriale? Quale novità esprime? Quale desiderio…?
Parte dal basso, dalle...
Le Rubriche di Clarus
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La disperazione della gente oramai ha superato ogni limite. Arivare a fare un gesto del genere, arrivare a togliersi la vita che e’ la cosa piu’ preziosa che abbiamo, ci deve far riflettere deve far riflettere tutta la societa’ perche in un gesto estremo ognuno di noi ha una parte di colpa.
Il dramma ancor più grave è che, in una sola settimana, ci sono stati due casi di suicidio in Alto Casertano, ad Alife e ora a Gioia Sannitica, nell’arco di poche decine di chilometri.
Da noi di suicidio non vogliono sentirne parlare,
visto che hanno persino tentato di bloccare quel film di animazione che ne parla,
la bottega dei suicidi (se non erro). A questo punto non vedo molto futuro per l’Italia, che siano manager, vecchi, carcerati non è importante, se qualcuno arriva a suicidarsi è la prova che noi abbiamo fallito. Sarà il motivo per cui non ne vogliamo parlare? Inutile ormai nascondersi dietro ai politici, la colpa è solo nostra.