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Giampaolino a Caserta: la Casta? Una patologia

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La Camera di Commercio accoglie il presidente della Corte dei Conti

Luigi Giampaolino, presidente della Corte dei Conti, sarà mercoledì pomeriggio a Caserta per il 150esimo anniversario della Camera di Commercio.
Un’illuminante intuizione, quella del presidente dell’ente camerale, Tommaso De Simone, che si rivela di pregnante attualità, per averlo invitato a intervenire sulla finanza degli enti locali in un momento in cui la spending rewiev si è rivelata inesistente, nei meandri delle Regioni. Giampaolino, infatti, è intervenuto solo pochi giorni fa sulla “patologia” delle spese della Casta, a partire dall’allegra gestione che ha sbaragliato l’assetto politico della Regione Lazio, costrringendo Renata Polverini alle dimissioni. Il presidente della Corte dei Conti non ha usato mezzi termini. L’istituzione da lui guidata ”è molto preoccupata e oserei dire, usando un termine che però esprime uno stato d’animo, addolorata per tutto questo”. ”E ne sente tutto il disagio – ha aggiunto – in quanto sono fatti gravissimi, di cui noi stessi, che pure siamo abituati a conoscere patologie, non pensavano che, ove fossero veri, si potesse giungere a tanto”. E proprio perché a suo avviso queste ”gravi patologie, ove siano sussistenti, sono inimmaginabili”, Giampaolino sottolinea quanto sia necessario il ”controllo dei bilanci e di altre spese dei partiti”. Ciò in quanto ”deve essere chiaro che tutto quello che sono i soldi pubblici, cioè i soldi degli altri, – ha precisato – devono essere controllati, verificati da un organo esterno indipendente ed autonomo”. Gli ”altri rimedi o meccanismi che si vogliono individuare non rispondono a queste esigenze di fondo”. Se i fatti che coinvolgono la Regione Lazio dovessero essere confermati ”la realtà supererebbe la fantasia”, ha continuato Giampaolino. Questi fatti, però, la Corte dei Conti ”non avrebbe potuto scoprirli, perché alcuni di questi si annidano in organi legislativi e rappresentativi che vogliono vantare una forma di giurisdizione domestica che non subisce controlli”. E poiché lo scandalo si sta estendendo dal Lazio alla Campania, è stato ‘obbligatorio’ chiedere se la Corte avesse intenzione di estendere la sua attività ad altre regioni e di intervenire in altre realtà. Ma ”è necessaria una denuncia circostanziata”, è stata la risposta di Giampaolino. Infine l’auspicio del presidente: che venga affidato alle corti dei conti locali il controllo ”dei regolamenti, di atti di programmazione e di riparto delle risorse” degli enti pubblici, nel tentativo di porre fine a un certo malcostume che, pare, non riguardi solo il Lazio. La denuncia, in Campania, già c’era stata: Corte dei Conti e Procura lavorano a braccetto per fare luce sulle spese che, in Regione Campania, Stefano Caldoro e Paolo Romano vogliono affermare ad ogni costo che siano state tagliate. Non è così, i numeri un po’ alla volta lo stanno rivelando.

Fonte www.casertacentro.it

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