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Reggia di Caserta, ancora un crollo

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L’ultimo caso era avvenuto nel 2009. Allertate le istituzioni competenti

È venuto giù, dopo un volo di quaranta metri, un timpano della facciata della Reggia, rovinando sull’area occupata dalla Scuola Specialisti dell’Aeronautica Militare di Caserta.
È avvenuto venerdì scorso, ma la notizia e le foto dell’incidente hanno preso a circolare su internet solo ieri, tra lo sgomento di quanti da tempo denunciano crolli di pietre e calcinacci dai cornicioni del palazzo vanvitelliano. Nessuna vittima e tanta paura tra i militari che lì, dove l’elemento architettonico si è disintegrato al suolo, sono soliti passare per accedere agli uffici. Il crollo, infatti, si è verificato nella zona dall’Aeronautica Militare, ossia dalla facciata laterale del Palazzo, lato Casagiove.
Allertata, la Soprintendenza di Caserta ha garantito già per lunedì l’avvio dei lavori di messa in sicurezza della facciata e il ripristino del decoro che, si vuole, sia crollato per infiltrazione d’acqua piovana che avrebbe fatto marcire il perno di ferro che tiene fermo l’elemento. Solo il sopralluogo tecnico di lunedì prossimo chiarirà le cause dell’incidente che avrebbe potuto fare vittime e che ricorda altri crolli verificatisi alla Reggia.
Il più recente, e altrettanto grave, risale al luglio del 2009 quando una foglia di pietra di circa sessanta centimetri di lunghezza per venti di larghezza si staccò dal capitello di una lesena della facciata interna della Reggia, lato Parco, schivando cavalli e carrozzelle lì parcheggiati dopo un volo di trenta metri.
L’incontro avuto nei giorni scorsi tra alcuni sindaci casertani e la Direzione Regionale per i Beni Culturali – ha detto il sindaco Del Gaudio –  ha confermato che l’attenzione sulla Reggia non è più solo un fatto locale ma riguarda anche i vertici regionali. Occorre far squadra e chiedere l’intervento e l’aiuto immediato di un Governo tecnico sordo rispetto alle esigenze dei territori“.
Intanto, alla vigilia della settimana della cultura, lo sguardo alle condizioni dei prospetti della Reggia non sono rassicuranti. A guardare, ad esempio, quelli dell’interno Parco, lato destro all’ingresso, si notano decine di foglie in calcarea mancanti sui capitelli delle lesene, per non parlare dei pezzi d’intonaco caduti e degli arbusti selvatici che infestano i cornicioni. Un contrasto stridente con la facciata gemella, quella alla sinistra del grande varco al parco, ripulita e integra grazie ad un intervento di restauro che, seppure non recente, di certo appare evidente al confronto.

(fonte IlMattino.it)

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