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Piedimonte, De Girolamo torna con il senatore Sarro

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Il consigliere Pdl (eletto in Piedimonte Democratica) lascia la corrente di Paolo
Romano

Passare da una corrente all’altra, all’interno di un partito, per un consigliere comunale non sarebbe affatto una notizia. Lo diventa ancora una volta, però, nel caso di Nicola De Girolamo (Pdl), consigliere comunale di maggioranza a Piedimonte Matese (una maggioranza di centrosinistra capeggiata da un sindaco del Pd, Vincenzo Cappello), che dopo la sua elezione nel maggio scorso, sostenuto dalla corrente pidiellina che faceva capo al presidente del consiglio regionale Paolo Romano, è tornato, adesso, vicino alle posizioni del senatore Carlo Sarro.
Eletto in maggioranza alle ultime comunali di Piedimonte Matese nella lista Piedimonte democratica, De Girolamo, quinto degli eletti, rifiutò le deleghe – senza assessorato – che gli erano state offerte dal sindaco Cappello perché ambiva ad un posto nell’esecutivo comunale. E, di fatto, è rimasto l’unico consigliere comunale di maggioranza senza deleghe. Molto vicino alle posizioni di Romano fino a poche settimane fa, De Girolamo è adesso tornato a pieno titolo nell’alveo originario del suo percorso più recente, quello che lo vide assessore nella giunta Sarro, quando il senatore era, appunto, sindaco della città di Piedimonte Matese.
De Girolamo si è recato persino a votare in occasione dell’ultimo congresso provinciale del Pdl ed ha partecipato al brindisi tenutosi in un noto bar cittadino dopo la elezione di Antonio Orsi nel coordinamento provinciale del partito. Nome, quello di Orsi, diretta espressione proprio del senatore Sarro. “Non sapevo di questa scelta – ha spiegato il capogruppo consiliare di minoranza del Pdl Daniele Ferrucci – l’ho appreso dai giornali, ma è chiaro che se Nicola De Girolamo volesse tornare con noi anche tra i banchi dell’opposizione, lo accoglieremmo con immensa gioia”.
Intanto, il quadro è veramente poco chiaro: un candidato del Pdl in una lista a maggioranza Pd, in virtù di un mai chiarito “rapporto istituzionale” tra il sindaco Cappello e il presidente Paolo Romano; un passaggio di corrente dello stesso consigliere da una sponda “amica” alla maggioranza ad una “nemica” (quella più vicina alla minoranza consiliare, che si riconosce nelle posizioni di Sarro); un chiarimento non  ancora avuto con la sua maggioranza, posto che il sindaco Cappello afferma: “Da De Girolamo non abbiamo ancora avuto nessuna spiegazione. Ne discuteremo certamente in gruppo, ma ci aspettiamo da lui qualche chiarimento in più”.
Verrebbe da pensare, a questo punto, che il famigerato acordo “istituzionale” che portò alla candidatura di De Girolamo in lista con Cappello (l’asse Romano-Cappello, per intenderci) possa essere adesso siglato fra Cappello e lo stesso Sarro, cioè tutto in “salsa matesina”? Ipotesi veramente improbabile. Intanto, queste strane alchimie della politica sono veramente difficili da leggere per tutti gli elettori “di buona volontà”.

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