Sul set del terzo e quarto episodio si respira aria di cinema, professionalità e passione. E soprattutto calda accoglienza degli abitanti
Accalcati nell’angolo di un fienile, attori, regista, tecnici, provano e riprovano una delle scene ad alto tasso di tensione del programma di lavoro. Si fa qualche pausa, ma il tempo è prezioso e non va sprecato: campo e controcampo, si ricomincia presto a inquadrare e girare.
Una settimana di riprese giunte al termine oggi, nelle terre incontaminate di Gioia Sannitica. Un ritorno inaspettato ma favorevole alle istanze di promozione di un territorio che possiede un grande potenziale cinematografico. “Siamo stati accolti con un’ospitalità che ci ha davvero colpito molto“, dicono i ragazzi della troupe di “Soma“, fiction per il web dai contorni thriller, una sorta di incubo sul binario del rapporto tra uomo e natura già disponibile sul web con il primo episodio. Il secondo fu girato dalla Malatesta Film soltanto lo scorso giugno, interamente nei locali degli ex Salesiani di Piedimonte Matese, online tra una ventina di giorni. Un’esperienza positiva che i giovani produttori hanno voluto ripetere ancora una volta per il terzo e il quarto, e rivolgendosi nuovamente alla Caserta Film Commission di Vincenzo Rapa sono riusciti a stabilire un contatto con le istituzioni gioiesi e a trovare ospitalità presso un agriturismo del posto, oltre a una casa privata messa a disposizione per diverse scene. La troupe ha girato anche per le strade rurali, al Lago dei Sigli e a Piana delle Pesche (più una parentesi al ponte di Faicchio). “Lassù faceva un gran freddo – dice l’attore protagonista Emilio Vacca – ma siamo stati ripagati dalla bellezza dell’ambiente circostante, uno stimolo alla nostra concentrazione, oltre che location perfetta“.
Le zone ancora “vergini” di Gioia si sono prestate ottimamente a fare da sfondo alla storia di Soma, per buona metà centrata sulla fuga del suo protagonista dal marasma urbano della grande città. Un viaggio in Amazzonia, l’infezione di uno strano fungo, e poi un percorso di alienazione e un ritorno alla natura. “L’idea è nata da un fatto reale, guardando il documentario sulle “formiche zombi” della Bbc – ci spiega Dario Sardelli, produttore assieme a Fabio Paladini, Francesco Vitiello e Davide Devenuto (gli ultimi due volti noti di “Un posto al sole”) – esiste un fungo che attacca le formiche e le spinge ad allontanarsi dalla colonia verso luoghi adatti alla propria vita. E così ci siamo chiesti: cosa accadrebbe se un fungo simile entrasse in contatto con l’essere umano?“
L’amministrazione comunale di Mario Fiorillo ha offerto supporto logistico e organizzativo per l’intera settimana di riprese, su impulso dell’assessore Fabio Pascale che ha seguito dall’inizio il lavoro ininterrotto di regista e attori. Venerdì sera c’è stata la conferenza stampa, un incontro dal clima quasi informale con gli amministratori comunali e alcuni membri della troupe, mentre tutti gli altri erano ancora impegnati in riprese notturne. Sono nate delle amicizie, e il legame con il territorio è stato ormai avviato. Si è parlato anche di possibili futuri laboratori cinematografici da dedicare ai ragazzi, molto incuriositi da un mondo sempre osservato dal televisore. Uno di loro è anche stato scelto dal regista per interpretare la parte del piccolo Renzo, un ulteriore segno che Gioia lascia nella serie che sul web, con il solo primo episodio, ha già totalizzato migliaia di visite. Tanti sguardi su una storia ambientata tra Roma, Piedimonte e Gioia, e che grazie al web e a Youtube potrà essere vista nello stesso modo in tutto il mondo.
Siamo lieti di annunciare che il terzo episodio di SOMA sarà online sul canale dedicato Youtube.com/SomaLaSerie da venerdì 21 dicembre alle 21. Alcune delle scene sono proprio quelle girate nei territori di Gioia Sannitica e di Faicchio. Ringraziando nuovamente il territorio per la calda accoglienza ricevuta, ci auguriamo vi piaccia il risultato!