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Sanità. Parla il dr.Liberatore: "Ripartire insieme e sanare le ferite del passato"

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Domani a Roma manifesteranno i medici italiani. Cinquecento partiranno dalla Campania

Anche da Caserta partirà una folta delegazione per partecipare alla manifestazione nazionale in difesa del Servizio Sanitario Nazionale che si terrà a Roma domani, con un corteo che partirà da piazza della Repubblica e si concluderà al Colosseo.
La manifestazione, che riunirà tutte le sigle sindacali della Dirigenza e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici vuole porre all’attenzione dell’opinione pubblica il disagio che vivono i medici nell’esercizio della loro professione e la loro intenzione di farsi carico della salvezza di un servizio sanitario pubblico e nazionale, del suo ruolo di coesione sociale, di garante della esigibilità di un diritto alla salute che è uno ed indivisibile e che non può essere declinato in base alla regione oppure al comune di residenza.
” Siamo di fronte ad un ultimo tentativo di tenere insieme legittimi interessi della categoria e diritti dei cittadini,diritto alla cura e diritto a curare in autonomia e responsabilità”. A dichiararlo è il Dr. Giulio Liberatore, segretario nazionale organizzativo della ANAAO-COSMeD, la maggiore organizzazione sindacale della Dirigenza Medica e delle Dirigenze Sanitarie che domani sarà c0n i 150 medici campani appartenenti a questa sigla sindacale, seppur dalla Campania il totale dei manifestanti si aggira intorno alle 500 persone.
“Occorre da qui ripartire per riscoprire, anche nella lotta, – spiega Liberatore – il senso di identità professionale ed appartenenza al sistema dei diritti, a cominciare da quelli inerenti le condizioni del nostro lavoro. Nella nostra regione e nella nostra provincia, soggette ad un durissimo piano di rientro, a causa di sprechi ed inefficienze del passato, bisogna ritrovare il modo di ripartire, di sanare le ferite del passato e porre in essere una speranza per il futuro, ripartire tutti insieme, tenendo ben presente che non può esistere un servizio sanitario, nazionale e regionale senza i medici ed i dirigenti sanitari”.
E’ un vero e proprio appello quello che il Dr. Liberatore, noto al territorio quale primario presso l’Ospedale AGP di Piedimonte Matese, lancia ai rappresentanti del governo a nome del gran numero di professionisti che continuano a garantire la loro presenza e le loro competenze in nome di un servizio pubblico.
“Con queste premesse ed un augurabile auspicio che governo, regione e forze politiche e sociali siano disponibili ad ascoltare le ragioni di operatori professionali e cittadini, desidero ringraziare tutti i colleghi che, con la loro presenza, manifesteranno una convinta adesione ed anche i colleghi che saranno impegnati, nei luoghi di lavoro, ospedali, case di cura, studi professionali di medici e pediatri di base, distretti sanitari e luoghi di assistenza, per assicurare ai cittadini un bene imprescindibile e garantito dalla costituzione come la salute”.

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