Momento per riflettere sul tema della XLVII Giornata delle comunicazioni sociale, ma anche per riaprire un dialogo, quel “cantiere” della comunicazione – come ha citato S.E. Mons. Valentino Di Cerbo – che fa del territorio l’interlocutore privilegiato, e che unisce sotto la bandiera dell’identità. L’appuntamento promosso dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Alife-Caiazzo nel giorno in cui si festeggia San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, è stato occasione di incontro tra vecchi e nuovi collaboratori di Clarus, ma anche di tanti altri operatori della comunicazione che si muovono sul territorio, e che ogni giorni si confrontano con passione con la diffusione di notizie, e con i nuovi mezzi dell’informazione, che oltre ad vantaggi nascondono insidie. Comunicazione, dunque, responsabile e attenta.
A far da cornice all’intera riflessione, il messaggio di Benedetto XVI per la festa dei giornalisti, su cui si è concentrato l’intervento di don Emilio Salvatore, il quale ne ha sottolineato due aspetti: l’inclusività, ossia l’apertura all’altro e al confronto come antidoto al rischio di deformazione della realtà; dialogo e dibattito, che allontanando l’aggressione e l’intimidazione nel rispetto della differenza.
L’Ufficio Comunicazioni Sociali e Clarus ripartono, aprono il 2013 puntando su nuovi obiettivi: fare del territorio l’agorà di scambi misurati e collaborativi, di reti sociali che tengono insieme l’alto casertano, in una prospettiva di crescita comune, a partire dalla storia locale, dalle tradizioni, dalle esigenze di carattere sociale. Dall’idea di agire come “comunicatori” senza mai dimenticare l’uomo.