La scorsa settimana il vescovo S.E. Mons. Valentino Di Cerbo è stato ricevuto in udienza da Bendetto XVI. Con lui il vicario generale Mons. Alfonso Caso. Esperienza che ha coinvolto tutti i vescovi della Campania, come di consueto in queste circostanze. In questo momento la Visita ad limina sta coinvolgendo anche i pastori di Molise, Abruzzo, Basilicata e Calabria.
“Si è trattato di un incontro intenso ed emozionante – ha dichiarato il cardinale Crescenzio Sepe, presidente della Conferenza Episcopale Campana – “Ci ha mostrato il suo amore di padre: ha manifestato apprezzamento a ciascuno, ma soprattutto ha incoraggiato tutti a perseverare nell’impegno pastorale, e a lavorare sempre più incisivamente per difendere i diritti dei più deboli. In particolare, ha richiamato l’importanza dei valori della legalità, della giustizia e della pace, ha esortato a coltivare i segni di speranza che ci sono nelle nostre terre, mettendo da parte il pessimismo e la paura, e a promuovere la formazione. Il Santo Padre ci ha invitato ad andare avanti perché Cristo è più forte del male”.
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Così come spiega il Codice di Diritto canonico, nei pellegrinaggi “sulle soglie degli Apostoli” i vescovi affidano nelle mani del Papa le loro chiese locali: si tratta di incontri utili a fare il punto della situazione sull’andamento pastorale di ogni Diocesi, un modo per condividere preoccupazioni e nuove idee, e per presentare al Papa il quadro sociale, culturale e politico dei territori diocesani. In sette anni anni di pontificato Benedetto XVI ha incontrato tutti i 5mila vescovi del mondo. La Visita ad limina terminerà il 23 maggio con il discorso all’Assemblea Generale dei 223 vescovi italiani.