“Nel segno di una fedeltà più grande al Vangelo per annunciare Cristo al mondo moderno”
La Redazione | Entusiasmo e fiducia nelle prime parole del vescovo Valentino Di Cerbo, pastore della diocesi di Alife-Caiazzo. L’elezione di Jorge Mario Bergoglio coglie tutti un pò di sorpresa. Il suo nome ritorna per la seconda volta: già il conclave precedente, che aveva visto l’elezione di Benedetto XVI, aveva visto il suo nome solo secondo a Joseph Ratzinger.
Bergoglio evidentemente ha continuato, da pastore instancabile, a testimoniare Cristo e il Vangelo, per cui la scelta dei Cardinali elettori è tornata su di lui: “La scelta di chiamarsi Francesco – ha detto Mons. Valentino Di Cerbo – la preghiera che ha chiesto alla piazza e che ha recitato con i fedeli riuniti sono i primi segni tangibili di una nuova comunione nella Chiesa e del “nuovo” che si apre davanti a tutti noi. Sono sicuro che lo spirito del Concilio ritornerà forte e ne saremo protagonisti. In continuità con le parole e la testimonianza di Benedetto XVI, Papa Francesco ci ha subito donato il segno di una grande fedeltà al Vangelo per annunciare Cristo al mondo moderno. Non abbiamo paura di accompagnare e sostenere in preghiera e con tutto l’impegno quanto il Signore ci chiederà attraverso la voce del nuovo Papa”.