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Il Papa ai giornalisti: credere e conoscere per saper raccontare

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Oltre 6mila giornalisti all’incontro con Papa Francesco nell’aula Nervi. Il Pontefice ha ringraziato per il lavoro di informazione svolto in queste settimane. Proponiamo un passaggio forte in cui il Papa si sofferma su la giusta “ermeneutica” 

Il saluto a Padre Federico Lombardi portavoce Sala Stampa Vaticana

Il Papa ha tenuto una sorta di lezione su cosa è la Chiesa e come va comunicata, delineando una vera e propria “ermeneutica” e dettando così la “vera agenda” a chi fa questo mestiere. “Gli avvenimenti della storia – ha infatti spiegato – chiedono quasi sempre una lettura complessa, che a volte può anche comprendere la dimensione della fede”. Per il Papa, “gli eventi ecclesiali non sono certamente più complicati di quelli politici o economici”, ma hanno però “una caratteristica di fondo particolare: rispondono a una logica che non è principalmente quella delle categorie, per così dire, mondane, e proprio per questo non è facile interpretarli e comunicarli a un pubblico vasto e variegato”. La Chiesa, infatti, “pur essendo certamente anche un’istituzione umana, storica, con tutto quello che comporta, non ha una natura politica, ma essenzialmente spirituale: è il popolo di Dio. Il santo popolo di Dio, che cammina verso l’incontro con Gesù Cristo”.

La giusta “ermeneutica”. “Soltanto ponendosi in questa prospettiva si può rendere pienamente ragione di quanto la Chiesa Cattolica opera”, ha ammonito il Santo Padre”. Cristo, infatti, “è il pastore della Chiesa, ma la sua presenza nella storia passa attraverso la libertà degli uomini: tra di essi uno viene scelto per servire come suo Vicario, successore dell’Apostolo Pietro, ma Cristo è il centro, il riferimento fondamentale, il cuore della Chiesa. Senza di lui, Pietro e la Chiesa non esisterebbero né avrebbero ragion d’essere”. Anche oggi, come nei giorni scorsi, il Papa ha citato il suo predecessore: “Come ha ripetuto più volte Benedetto XVI, Cristo è presente e guida la sua Chiesa. In tutto quanto è accaduto il protagonista è, in ultima analisi, lo Spirito Santo. Egli ha ispirato la decisione di Benedetto XVI per il bene della Chiesa; Egli ha indirizzato nella preghiera e nell’elezione i Cardinali. E’ importante, cari amici, tenere in debito conto questo orizzonte interpretativo, questa ermeneutica, per mettere a fuoco il cuore degli eventi di questi giorni”.

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