Il mondo agricolo e i suoi protagonisti: uomini e donne di un mondo saggio e doloroso insieme
Dal ventennio fascista ad oggi: la distribuzione impari del grano tra gli abitanti del pianeta. Se ne parla questa sera a San Potito in occasione della presentazione del libro di Nicolino Lombardi,La battaglia del Grano. Gli uomini e le macchine del Sannio, alle 18.00 presso la chiesa dell’Ascensione in San Potito Sannitico.Il testo parte dalla lettura degli eventi fascisti e quelli bellici e tutte le drammatiche conseguenze legate alla disomogenea distribuzione dei beni alimentari in Italia e in particolare nel territorio locale. il racconto della fame di allora, che sembra ormai alle spalle, e i racconti della fame di oggi, ossia quella di realtà sociali e politiche ancora prive di beni di primaria necessità quali il cibo. Il libro non solo il racconto degli anziani che ricordano la guerra, i pochi utensili utili a macinare grano, ghiande e caffè o le requisizioni di cibo, ma accompagna il lettore anche ad una riflessione sul dolore e la speranza dell’Alto Casertano di quei tempi. Foto rare che ritraggono gli uomini e le donne di quegli anni alle prese con la quotidianità, le tradizioni, la cultura e il vigore di anni che non ci sono più. Un libro per ridestare la memoria e ritornare tutti, giovani e adulti, in se stessi, all’anima profonda di questa terra, madre di vecchie e nuove generazioni, che dallo spirito essenziale del mondo contadino traeva saggezza e serenità.
Dal ventennio fascista ad oggi: la distribuzione impari del grano tra gli abitanti del pianeta. Se ne parla questa sera a San Potito in occasione della presentazione del libro di Nicolino Lombardi, La battaglia del Grano. Gli uomini e le macchine del Sannio, alle 18.00 presso la chiesa dell’Ascensione in San Potito Sannitico. Il testo parte dalla lettura degli eventi fascisti e quelli bellici e tutte le drammatiche conseguenze legate alla disomogenea distribuzione dei beni alimentari in Italia e in particolare nel territorio locale. il racconto della fame di allora, che sembra ormai alle spalle, e i racconti della fame di oggi, ossia quella di realtà sociali e politiche ancora prive di beni di primaria necessità quali il cibo. Il libro non solo il racconto degli anziani che ricordano la guerra, i pochi utensili utili a macinare grano, ghiande e caffè o le requisizioni di cibo, ma accompagna il lettore anche ad una riflessione sul dolore e la speranza dell’Alto Casertano di quei tempi. Foto rare che ritraggono gli uomini e le donne di quegli anni alle prese con la quotidianità, le tradizioni, la cultura e il vigore di anni che non ci sono più. Un libro per ridestare la memoria e ritornare tutti, giovani e adulti, in se stessi, all’anima profonda di questa terra, madre di vecchie e nuove generazioni, che dallo spirito essenziale del mondo contadino traeva saggezza e serenità.
