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Dal precetto pasquale alla Pasqua dello Studente

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Il Vangelo ci rende essenziali, liberi, testimoni credibili. Le parole del Vescovo agli studenti

Una delle Via Crucis di Forania

La Pastorale giovanile di Alife-Caiazzo muove dei passi importanti: si mette in ascolto, si mette in ricerca, spalanca le braccia – con discrezione e delicatezza – al mondo dei giovani, e al loro desiderio di verità.

Il Periodo quaresimale è stato dedicato alle Via Crucis e alle catechesi nelle cinque foranie del territorio diocesano, ma la novità ha riguardato le celebrazioni eucaristiche in preparazione alla Pasqua rivolte agli studenti degli Istituti superiori della Diocesi. Quest’ultimo impegno, fortemente voluto dal vescovo Mons.Valentino Di Cerbo, si è reso possibile grazie alla collaborazione degli Insegnanti di religione e alla disponibilità dei Dirigenti scolastici. Oltre duemila i giovani “riuniti” fino ad ora, mentre restano ancora da celebrare, la prossima settimana, le messe per gli studenti di Caiazzo, Alife e  Alvignano. Serietà e profonda partecipazione soprattutto in occasione delle celebrazioni con le scuole: il Vescovo ha mostrato entusiasmo per la risposta “libera” venuta dai ragazzi.  E’ la prima volta che la Diocesi nel periodo pasquale coinvolge un così elevato numero di giovani garantendo tra essi l’assidua presenza del Vescovo, occasione di dialogo e incontro, di catechesi e formazione, ma soprattutto di risposte ai tanti coraggiosi che si mettono silenziosamente, a volte faticando,  alla ricerca di risposte sul senso della vita, sulla fede, sul loro ruolo nel mondo.
Sul significato di questa programmazione e il valore di questi incontri, in un certo senso “nuovi” per Alife-Caiazzo, abbiamo chiesto al responsabile per la Pastorale giovanile diocesana, don Andrea De Vico, la sua riflessione:
“Siamo partiti da una domanda : cosa andiamo a celebrare? Il “precetto pasquale?” A dire la verità, questa dicitura di “precetto pasquale” pare alquanto antiquata e inadeguata. “Precetto” è una parola che ricorre nel linguaggio degli avvocati, è una categoria giuridica. Che senso ha “precettare” la gente a Pasqua e obbligarla a venire a Messa? Posso mai prendere uno studente per il cravattino e portarlo in Chiesa?
Una volta la società era più intruppata, tutto ruotava attorno al senso del dovere, nella scuola, nella famiglia, nella chiesa, nell’esercito … per cui la categoria del “precetto pasquale” poteva anche avere un senso. Oggi no, oggi il metro di misura non è il “precetto”, ma la “scelta consapevole”: come si sceglie l’ora di religione, così si sceglie di partecipare a una celebrazione. E le scelte diverse vanno rispettate. Ultimamente, invece di: “precetto pasquale”, si propone l’espressione: “Pasqua dello Studente”, che adottiamo volentieri, essendo più positiva, rende l’idea di qualcosa che appartiene allo studente. Inoltre, l’espressione Pasqua dello Studente ci permette di cogliere il ricco significato religioso e antropologico di questa celebrazione”.
Sul valore della Pasqua per un giovane, si è soffermato questa mattina Mons.Di Cerbo durante la celebrazione eucaristica con gli studenti del Liceo “G. Galieli” di Piedimonte Matese: “Essa è amore, scelta libera di dare la vita per gli altri, e l’Eucarestia – come quella che celebriamo – non è altro che ritornare alla Pasqua di Cristo. Nel nostro “Amen”, dinanzi al pane che riceviamo – che è Cristo stesso – assumiamo la grande responsabilità di essere come Lui nella scuola, in famiglia, con gli amici, con chi ha bisogno”. A testimoniare questa vicinanza a Cristo, Mons.Di Cerbo, ha mostrato ai ragazzi le figure esemplari di Papa Francesco e Madre Teresa di Calcutta: un uomo e una donna “vinti” dal Vangelo, cioè dall’amore disarmante di Cristo che vuole per ognuno di noi una vita fatta di essenzialità e non di superflue e monotone mode o abitudini…” L’invito forte – da parte del Vescovo – a ridestare la coscienza critica verso se stessi e il mondo che li circonda. A questa provocazione Mons.Di Cerbo ha aggiunto l’augurio di vivere la Pasqua, “come esperienza umana che affonda la sua essenza in Cristo e nella libertà di amare che ha saputo comunicarci”.
Le prossime celebrazioni del Vescovo saranno le seguenti:
Lunedì 25 marzo ore 10.30 – Santuario dell’Addolorata (Alvignano). Messa con gli alunni del Liceo Pedagogico “N.Covelli” e della Scuola media.
Martedì 26 marzo ore 10.00 – Istituto Professinale “M.Bosco” (Alife). Incontro con gli studenti.
Mercoledì 27 marzo ore 10.30 – Concattedrale (Caiazzo). Messa con gli alunni del Liceo Scientifico e Istituto per Geometri “N.Covelli”  e della Scuola media.

 

1 COMMENTO

  1. La comprensione del vero significato della Pasqua induce il giovane e il meno giovane a capire di doversi girare intorno per vedere le necessità del prossimo vicino e di quello lontano, vedendo nelle necesstà ,il volto di Gesù.
    E’ così che la vita si riveste di un sapore nuovo che ti fa sentire diverso prima dentro e poi fuori.

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