Non basta il denaro, occorrono tecniche innovative
“Stanziare del danaro per l’inventario delle emissioni inquinanti e per il cammino di adeguamento della rete delle centraline sul territorio costituisce una buona notizia per la nostra Campania”, ma “potrebbe addirittura diventare una cattiva notizia se il provvedimento non avesse esiti operativi a breve e se le centraline ex Arpac che si riutilizzeranno non fossero in grado di attuare tecniche innovative per la rilevazione del particolato ultrafine”. È il parere espresso a Sir Regione (clicca qui) da Pasquale Giustiniani, direttore dell’Ufficio per la giustizia, legalità, pace e salvaguardia del creato della diocesi di Pozzuoli, in merito al finanziamento, da parte della Giunta regionale campana, di 4 milioni di euro per l’adeguamento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria e per l’aggiornamento dell’inventario delle emissioni, nell’ambito dell’obiettivo operativo “Migliorare la salubrità dell’ambiente”. Oltre al monitoraggio ambientale, Aldo Bova, presidente dell’Associazione medici cattolici italiani di Napoli, suggerisce anche che “le Istituzioni dovrebbero pensare a un’opera d’inculturazione della popolazione sul rispetto del creato. Solo la cultura del rispetto dell’ambiente e dell’aria ci può porre a riparo d’inquinamenti che mettono a rischio la salute e, in modo precipuo, l’apparato respiratorio”.
Fonte Agensir