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Alife. Messa crismale, mons. Di Cerbo: "Non banalizziamo la nostra missione di cristiani"

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Ai fedeli, ai Diaconi e al Clero la sollecitazione e la carezza di un “padre” e un “pastore”

La Redazione – Ripercorrendo la parola di Dio proclamata durante le letture, S.E.Mons. Valentino Di Cerbo ha raccontato il valore e i frutti rivoluzionari scaturiti dalla potenza dello Spirito Santo, che attraverso l’unzione, che fa i cristiani simili a Cristo, è balsamo e grazia per ciascuno di essi. Durante la messa Crismale, celebrata questa mattina in Cattedrale, il Vescovo di Alife-Caiazzo si è rivolto al suo popolo, ai suoi sacerdoti come padre e pastore, colui che ama, sollecita, ringrazia, scuote con tenerezza e severità insieme senza perdere di vista l’impegno a cui Dio Padre ha chiamato ciascun battezzato: fare nuova l’umanità.

“Cari fratelli e sorelle – le parole di Mons.Di Cerbo – la liturgia di oggi ci ricorda quali grandi cose il Signore ha posto nelle nostre mani, chiamandoci a partecipare al Sacerdozio di Cristo nei diversi gradi, da quello comune a quello ministeriale. Ci sollecita anche a chiedere perdono per come talora banalizziamo la nostra missione, quando mettiamo al primo posto non l’entusiasmo e la gioia della nostra vocazione, ma i nostri piccoli obiettivi di potere, di ricchezze e onori terreni, di quieto vivere…” E’ la giornata del sacerdozio ministeriale in cui i presbiteri hanno rinnovato le loro promesse fatte nel giorno dell’ordinazione sacerdotale: mai dimenticare il fine ultimo di ogni vocazione e cioè “l’obbedienza evangelica al Regno di Dio”.
Ai Diaconi e ai presbiteri il Pastore della Diocesi ha rivolto un “grazie” particolare: per l’impegno e la fatica con cui collaborano col Vescovo per realizzare e proporre alla nostra gente una nuova immagine di Chiesa, meno ingessata in prassi e in pratiche che rischiano di rimanere arcaiche, vuote e inefficaci, più serva della gioia dei fratelli e più disponibile alla conversione personale e pastorale. Invita a guardare alla sofferenza degli uomini e delle donne, alla semplicità del loro quotidiano, ad un mondo che attende la mano di Dio attraverso la mano di ogni sacerdote perchè il dolore può essere rimosso e riscattato se ognuno di noi, come Cristo, “si mette con tutto il cuore nelle mani del Signore e si lascia inviare di nuovo a portare con la propria vita, fedele e affascinata dal Vangelo, la buona notizia dell’amore di Dio”.

Diocesi Alife-Caiazzo_Omelia Messa Crismale 2013 CLICCA 

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