Piedimonte, Alvignano, Alife e Prata i comuni coinvolti nei controlli dei Carabinieri
Nell’ambito di una vasta operazione predisposta dalla Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese e condotta dai militari delle Stazioni di Piedimonte, Alvignano, Alife e Prata Sannita, dieci persone sono finite nei guai per reati che vanno dal furto aggravato alla truffa, dagli atti persecutori al danneggiamento, dai maltrattamenti in famiglia all’esercizio abusivo di una professione ed altri reati in genere. Ad Alvignano, una 20enne del posto è stata denunciata per furto aggravato. La giovane donna è stata riconosciuta quale responsabile di un furto di circa duemila euro commesso all’interno dell’abitazione di una pensionata del luogo. Un 60enne di Piedimonte Matese è stato denunciato per truffa aggravata. Quest’ultimo, con artifizi e raggiri, producendo una falsa documentazione otteneva la fornitura di merce per un valore di circa duecento euro da parte di un commerciante di Piedimonte Matese. Per maltrattamenti in famiglia è finita nei guai una 24enne di Sant’Angelo d’Alife mentre per violazioni degli obblighi di assistenza familiare è stato denunciato un 48enne di Alife. Ancora ad Alife, il proprietario di un’attività commerciale, 40enne del luogo, è finito nei guai per violazioni alla normativa del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, avendo omesso di tenere presso il proprio negozio di oggetti di antiquariato, il previsto registro relativo alle operazioni di compravendita. Un 45enne e un 50enne di Alife sono stati invece denunciati per danneggiamento aggravato, avendo causato per futili motivi, danni al cancello di ingresso del podere di proprietà di un loro familiare.
A Prata Sannita, un 30enne ed un 47enne del luogo, sono stati denunciati per esercizio abusivo di una professione. I due, secondo quanto accertato dai militari svolgevano attività di odontoiatri senza aver mai conseguito la prevista laurea e conseguente specializzazione. Infine, a Fontegreca, nei confronti di un 36enne del posto, è scattata una misura cautelare che prevede il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, una giovane donna del luogo, nei cui confronti l’uomo, attraverso ripetute telefonate e invio di sms, anche durante le ore notturne, la minacciava e ingiuriava con frasi dal contenuto osceno, e appostandosi presso la sua abitazione, le cagionava un perdurante e grave stato di ansia, ingenerandole tra l’altro un fondato timore per la propria incolumità, per il quale era costretta anche a cambiare le proprie abitudini di vita. Il provvedimento coercitivo è scattato a seguito delle indagini condotte dai militari della Stazione di Prata Sannita che erano scaturite in una denuncia per atti persecutori alla competente Autorità Giudiziaria.