Il popolo ha camminato con Maria pregando da Alife a Piedimonte in un clima di profondo raccoglimento
La Redazione – Tutto come duecentocinquanta anni fa. La stauta dell’Immacolata venerata a Piedimonte e custodita presso la parrocchia di Ave Gratia Plena ha fatto il suo ingresso in città percorrendo la Via Vecchia (tra Alife e Piedimonte) accompagnata da una folla di fedeli in preghiera. Dopo il restauro che ha “recuperato” all’effige colori e incarnato, i cittadini di Alife e Piedimonte – e quanti accorsi dai comuni limitrofi – hanno ammirato il volto raccolto della Vergine Immacolata avvolta nel manto azzurro. Era il 5 maggio del 1763 quando la statua lignea scolpita dall’artista Gennaro D’Amore giungeva a Piedimonte. Per rievocare l’evento, quest’anno i festeggiamenti mariani si sono caricati di maggiore solennità e partecipazione: ad Alife, il vescovo S.E.Mons.Valentino Di Cerbo ieri pomeriggio ha scoperto la statua ridonando così agli occhi del suo popolo l’immagine tanto cara e tanto attesa. A presiedere la solenne celebrazione in Cattedrale, il Vescovo della Diocesi di Cerreto-Telese-Sant’Agata de’ Goti, S.E.Mons.Michele De Rosa. Il benvenuto di Mons.Di Cerbo ad un vescovo di comuni origini sannite e diocesane ha accresciuto il clima di festa e di comunione già acceso dall’evento mariano. Durante l’omelia Mons.De Rosa ha voluto evidenziare proprio la sacralità del momento che ha visto centinaia di persone unite nella fede in Maria. “Le feste della Madonna – ha pronunciato Mons. De Rosa – sono anche feste in cui noi ricordiamo gli avvenimenti della vita di Gesù. E sono per noi avvenimenti di salvezza!” E ancora, indicando la strada da seguire, ha continuato: “Soltanto accettando ed amando Gesù possiamo arrivare al Padre. Gesù infatti ha detto Io sono la Via, la Verità e la Vita.” In conclusione ha poi chiesto la presenza di Mons.Di Cerbo in occasione della festa del compatrono della sua Diocesi, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che si celebra il 1 agosto.
Alla celebrazione liturgica ha fatto seguito il pellegrinaggio verso la città di Piedimonte: la recita del Rosario, delle litanie e il canto non hanno smesso di accompagnare la preghiera del popolo che ha camminato attraverso la vecchia strada di campagna, incrociando tra l’emozione e la suggestione lo sguardo di Maria. La statua. una volta giunta in città, percorrendo Via Immacolata, è stata accolta da S.E.Mons.Valentino Di Cerbo presso il Seminario vescovile, come duecentocinquanta anni fa. La preghiera è proseguita attraverso la contemplazione e la meditazione accompagnate dal canto della corale Regesta Cantorum. Occasione per il Vescovo di ringraziare il Comitato festeggiamenti, il parroco don Emilio Salvatore, e riflettere davanti a Maria sul tema delle vocazioni. Il culmine dei festeggiamenti si raggiungerà il 18 ed il 19 Maggio: il sabato ci sarà la processione all’Ospedale civile con un momento di preghiera per i malati, mentre la domenica, nella Solennità di Pentecoste, al mattino presiederà la messa Mons. Antonio Franco, già Nunzio Apostolico per Israele e Cipro, mentre presenzierà alla processione cittadina del pomeriggio il Cardinal Paolo Sardi, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta. Durante i festeggiamenti ci sarà la presentazione di una pubblicazione monografica a carattere scientifico sul tema dell’Immacolata a Piedimonte e l’allestimento di un percorso espositivo sulla figura della Vergine. Monsignor Valentino Di Cerbo auspica il pieno coinvolgimento di tutti in questi festeggiamenti, poiché “Celebrare Maria, che la dolce immagine trasmessaci dalla tradizione ci presenta con freschezza e intensità e che il restauro ha riportato all’antica bellezza, significa lasciarci condurre verso la purezza della fede e impegnarci a rinvigorire, specialmente in questo Anno della Fede, l’immagine dell’uomo nuovo, impressa in noi dal Battesimo, attraverso la preghiera e la testimonianza di vita.”