Strade dissestate e un campanile perennemente in attesa di restauro. Insieme per Alife guarda alle periferie
La Redazione – Il gruppo consiliare di minoranza Insieme per Alife non ci sta alla politica della maggioranza guidata da Giuseppe Avecone di considerare gli alifani cittadini di “serie A” e di “serie B”. Questo si legge in una nota diffusa oggi alla stampa in cui Insieme per Alife spiega le ragioni delle due Mozioni protocollate al Comune su cui discutere nel consiglio comunale che si terrà entro la fine di maggio.
La Minoranza chiede che il Sindaco e il suo gruppo mostrino maggiore interesse per le frazioni di Totari e San Michele, che – stando ai fatti – risentirebbero dell’assenza di interventi necessari alla viabilità e alla vivibilità.
Con la mozione “Interventi a favore della frazione Totari” si fa richiesta di una maggiore manutenzione della rotonda sulla strada Pieidmonte-Villa Ortensia e della strada di accesso al centro abitato: l’erba alta, i fossi maltenuti che impediscono il defluire delle acque e il manto stradale danneggiato in più punti acuiscono il senso di abbandono e di isolamento dei cittadini di questo suggestivo angolo della campagna alifana. A questo si aggiunge la richiesta di chiarimenti sui lavori presso l’ex asilo nido comunale e in particolare sulla realizzazione di una strada di accesso alla struttura che pare sia ancora di proprietà dell’Ex Cirio e non del Comune.
La mozione “Contributo ristrutturazione Campanile chiesa nuova San Michele” chiama in causa una vecchia promessa del Comune (Delibera n.24/2009) che garantiva la somma di € 15.000 (a fronte dei 23mila necessari) per la ristrutturazione dei lavori del campanile che l’allora parroco pro tempore avrebbe rendicontato all’Amministrazione.
Nessun contributo né chiarimento in merito, da allora, è stato dato alla Parrocchia di san Michele Arcangelo.
Il gruppo Insieme per Alife, dopo gli interventi del mese scorso sulla sicurezza degli edifici scolastici della città, ora punta i riflettori sulla periferia cercando di non escludere nessun cittadino dal proprio impegno politico.
Le novità e le possibili soluzioni dopo il confronto in aula consiliare.
