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Papa Francesco. Domenica di grandi riflessioni

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Santità, difesa della vita e comunicazioni sociali. Papa Bergoglio parla alla folla e sceglie di abbracciare i fedeli fin oltre i confini di Piazza San Pietro

“In questa settima Domenica del Tempo di Pasqua ci siamo radunati con gioia per celebrare una festa della santità”. Lo ha detto stamattina Papa Francesco, nella Messa a piazza San Pietro per la canonizzazione dei Martiri di Otranto, della colombiana madre Laura Montoya e della messicana madre María Guadalupe García Zavala. “Oggi la Chiesa propone alla nostra venerazione una schiera di martiri, che furono chiamati insieme alla suprema testimonianza del Vangelo, nel 1480. Circa ottocento persone, sopravvissute all’assedio e all’invasione di Otranto, furono decapitate nei pressi di quella città. Si rifiutarono di rinnegare la propria fede e morirono confessando Cristo risorto”, ha ricordato il Pontefice parlando dei Martiri di Otranto, che trovarono la forza per rimanere fedeli “proprio nella fede, che fa vedere oltre i limiti del nostro sguardo umano, oltre il confine della vita terrena”. Di qui l’invito a conservare “la fede che abbiamo ricevuto e che è il nostro vero tesoro”, ha detto a braccio, e rinnovare “la nostra fedeltà al Signore, anche in mezzo agli ostacoli e alle incomprensioni; Dio non ci farà mai mancare forza e serenità”. Il Santo Padre ha anche esortato a chiedere “a Dio che sostenga tanti cristiani che proprio in questi tempi e in tante parti del mondo adesso ancora soffrono violenze e dia loro il coraggio della fedeltà e di rispondere al male col bene”.

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Il Papa ha anche ricordato che “ieri, a Roma, è stato proclamato beato il sacerdote Luigi Novarese, fondatore del Centro volontari della Sofferenza e dei Silenziosi Operai della Croce”, unendosi “al rendimento di grazie per questo prete esemplare, che ha saputo rinnovare la pastorale dei malati rendendoli soggetti attivi nella Chiesa”. Il Pontefice ha anche salutato i partecipanti alla “Marcia per la vita” che ha avuto luogo questa mattina a Roma, invitando “a mantenere viva l’attenzione di tutti sul tema così importante del rispetto per la vita umana sin dal momento del suo concepimento”. A questo proposito, il Santo Padre ha voluto ricordare “anche la raccolta di firme che oggi si tiene in molte parrocchie italiane, al fine di sostenere l’iniziativa europea ‘Uno di noi’, per garantire protezione giuridica all’embrione, tutelando ogni essere umano sin dal primo istante della sua esistenza”. “Un momento particolare per coloro che hanno a cuore la difesa della sacralità della vita umana – ha poi rammentato Francesco – sarà la ‘Giornata dell’Evangelium Vitae’, che avrà luogo qui in Vaticano, nel contesto dell’Anno della fede, il 15 e 16 giugno prossimo”. Al termine della celebrazione, dopo la benedizione, il Papa, come di consueto ha augurato una “buona domenica” e un “buon pranzo”.

Fonte Agensir

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