Le tappe che solo negli ultimi giorni hanno decretato l’impasse politica di quest’oggi. In città il Commissario ad acta
Una diffida sollecitava l’approvazione del Rendiconto 2012, pena lo Scioglimento del Consiglio comunale. Incidente di percorso (il primo) in cui potrebbe facilmente incorrere un’Amministrazione comunale, facile da superare se solo si riuscisse a “stare nei tempi”. E così potrebbe andare avanti nel tempo se la fortuna assiste… La nota del Prefetto portava la data del 6 maggio e veniva recapitata al Sindaco Giuseppe Avecone e al Segretario comunale avvertendo che “a tutti gli effetti di legge (…), decorso infruttuosamente il suddetto termine e senza ulteriore preavviso, saranno adottati i provvedimenti sostitutivi (…) e avviato il procedimento per lo scioglimento del consiglio dell’ente”.
E’ arrivata ai consiglieri la convocazione per il Consiglio comunale fissato il giorno 27 maggio alle 19.30 (e in seconda convocazione il 28 maggio). Oltre a discutere del Rendiconto 2012, i punti all’ordine del giorno prevedevano il confronto sulle mozioni presentate dalla minoranza Insieme per Alife (Mozione, prot. 4979/2013, ad oggetto “Interventi a favore della frazione Totari”; mozione prot. 4980/2013 ad oggetto “Contributo ristrutturazione campanile Chiesa nuova San Michele”) e poi l’abrogazione del Regolamento di disciplina del Forum dei Giovani – Approvazione del Nuovo Regolamento di disciplina (argomento aggiuntivo di cui alla nota prot. n. 5331 del 20 maggio). Successivamente è stato comunicato l’aggiunta di un nuovo punto all’odg e cioè la sostituzione di un componente dimissionario della Commissione locale per il paesaggio.
Tutto apparentemente nella norma finchè la minoranza il 23 maggio ha chiesto il rinvio del Consiglio comunale a causa di alcune irregolarità nella modalità di convocazione dell’ importante assise successivamente segnalate alla Prefettura.
“L’avviso di convocazione che ci è stato consegnato il giorno 20 maggio 2013 (è la citata nota prot. 5286 del 20 maggio 2013) – così pubblica la minoranza sul blog www.vivialife.it – prevede una seduta straordinaria in prima convocazione per il giorno 27 maggio 2013 e lo stesso per la seconda convocazione per il giorno 28 maggio 2013. Ne deriva, dunque, che la convocazione risulta viziata essendo stata convocata in seduta straordinaria quando invece sia lo Statuto che il Regolamento imponevano la convocazione in seduta ordinaria (l’approvazione del Rendiconto andava fatta in “seduta ordinaria”, ndr); di conseguenza, inoltre, risultano non rispettati i termini di cinque giorni liberi e interi, escludendo i giorni festivi e quelli di chiusura degli Uffici comunali, fissati per la regolare convocazione del Consiglio comunale”.
Tra le irregolarità denunciate dalla Minoranza anche quella di aver inserito tra i punti all’odg la discussione delle mozioni proposte da Cirioli e dal suo gruppo visto che il Regolamento comunale vieta di trattare interrogazioni e mozioni qualora sia stata programmata la discussione di Bilanci preventivi, rendiconti e altri argomenti.
In ultimo la Minoranza ha fatto notare il ritardo con cui sia avvenuta l’approvazione del Rendiconto in seno alla Giunta comunale (il 30 aprile rispetto al 15 marzo, data quest’ultima che doveva precedere di un mese l’approvazione del Rendiconto) e il ritardo con cui il documento sia stato sottoposto alla lettura della Minoranza: la relazione è stata depositata al Comune dal Revisore dei Conti il giorno 13 maggio e nello stesso giorno recapitata all’Opposizione e non 20 giorni prima rispetto al Consiglio comunale così come previsto dal Tuel.
Ieri la nomina del Commissario ad acta nella persona del dott.Goliardo Miniati, Funzionario economico-finanziario presso la Prefettura di Caserta che entro i prossimi 30 giorni dovrà provvedere all’approvazione del Rendiconto, poi tutto da rifare.
La nomina del Commissario prefettizio che provvederà all’amministrazione cittadina potrebbe dipendere da un Decreto del Presidente della Repubblica o da un Decreto del Ministero dell’Interno.
Tutto da rifare? Sembra proprio di si, visto che in due anni di amministrazione le polemiche e gli scontenti hanno superato di gran lunga i risultati positivi sperati dalla cittadinanza: l’inefficienza della rete idrica, la vicenda “energia elettrica” che ha lungamente coinvolto scuole e famiglie, la mancata ripresa economica e culturale sperata che doveva fare del centro storico e dei suoi monumenti il nuovo biglietto da visita della città sono solo alcune delle “foto” scattate negli ultimi tempi a cui si aggiunge il drammatico quadro economico in cui versano le casse comunali.
Una città a cui persino l’Ente provinciale ha sorriso negli ultimi due anni garantendo supporto e sostegno perchè Alife divenisse quasi la culla del nuovo rinascimento altocasertano in ambito culturale e agroalimentare.
Per il momento è andata diversamente.
Grazia Biasi
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