Home Arte e Cultura Quei salotti letterari, modelli di dialogo e confronto

Quei salotti letterari, modelli di dialogo e confronto

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Il pensiero è di questi giorni, in concomitanza alla nomina dei cinque finalisti per il Premio Strega, uno dei massimi riconoscimenti per la narrativa italiana. Ci pensavo perché storicamente il premio nasce da una colloquiale e informale discussione tra amici. Il Salotto letterario di cui parlo, infatti, è ingenuamente e simpaticamente definito  “Amici della domenica”  e ha sede in casa Bellonci. Maria e Goffredo Bellonci sono moglie e marito,  ma sono soprattutto letterati, scrittori, giornalisti appassionati ( io preferisco definirli “umanisti”) dell’Italia appena uscita dalla seconda guerra mondiale. lettura libriRadunano attorno al loro semplicissimo modo di discutere in una giornata di festa, un gran numero di amici, uniti dalla voglia di confrontarsi seriamente su diverse tematiche, tra cui l’incerta situazione che si prospetta una volta terminata la dolorosa bellicosità. Tra i partecipanti, Guido Alberti, proprietario di una delle eccellenze italiane (nonché campane!), la casa produttrice del liquore Strega, da subito, promotore e fondatore del suddetto premio.  Come da statuto, ancora oggi, il premio è unico, assegnato a un libro di narrativa in prosa di autore italiano, pubblicato tra il 1° aprile dell’anno precedente ed il 31 marzo dell’anno in corso. Chi può votare? Sono proprio gli Amici della domenica,  attualmente  corpo elettorale di quattrocento persone, comprese nel mondo variegato della cultura italiana.  Le opere in gara, ognuna presentata da due Amici, sono scelte in due successive votazioni: la prima in Casa Bellonci, in giugno; la seconda al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, ai primi di luglio.
Moltissimi sono i nomi dei vincitori, che dal 1947,continuano a caratterizzare la straordinaria varietà della cultura italiana, Vi invito a curiosare gli elenchi pubblicati sul sito www.premiostrega.it così da poter ritrovare moltissimi capolavori, oggi considerati a tutti gli effetti, dei classici del panorama letterario mondiale, e stuzzicare il vostro interesse qualora ritroverete opere dimenticate o sconosciute.
Nell’attesa di conoscere il prossimo “premiato”,  genero una riflessione e, perché no,  lancio un accorato appello. Ritorniamo a dare, al dialogo e al confronto, importanza e valore, perché, oltre ad essere principi cristiani, sono soprattutto strumenti umani di crescita culturale e sociale. Non evitiamo, con altezzosa indifferenza, il recupero di remoti esempi di civiltà, come i circoli e i salotti letterari. Appartengono al passato, è vero, ma contengono molte indicazioni per il futuro. Rivoluzioniamoli nella forma, ma riproponiamo la loro essenza!

Francesca Costantino

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