A scuola di solidarietà. Alunni e insegnanti impegnati da anni per sostenere situazioni di emergenza e disagio oltre i confini di casa
La Redazione – Da diversi anni la scuola primaria di Baia e Latina-Centro porta avanti progetti di solidarietà attraverso la raccolta di fondi da destinare a particolari situazioni di emergenza. Quest’anno tutti i risparmi raccolti sono stati devoluti alla Fondazione Idis per la ricostruzione di Città della Scienza, distrutta dal terribile incendio dello scorso marzo. Si tratta di un’iniziativa che nelle aule scolastiche assume i caratteri della spontaneità, della libertà, della rinuncia spontanea dei bambini ad una spesa superflua pur di partecipare ad un progetto che è per qualcuno, per qualcosa. In questo modo le insegnanti raccontano come sia semplice educare alla prossimità, alla carità, purchè la finalità di quel gesto sia fatta conoscere e sia giustificata da un profondo valore morale.
Da molti anni, anche grazie alla fruttuosa collaborazione con la parrocchia di San Lorenzo e San Vito e dei genitori degli alunni, è un susseguirsi di gesti volenterosi e gratuiti.
Tutto ebbe inizio con la realizzazione e la vendita di bamboline di stoffa: grazie a quel primo salvadanaio fu possibile sostenere l’adozione a distanza della piccola Grace in Congo, tramite l’istituzione delle Sorelle di S.Gemma.
Grace divenne presto “di famiglia” tanto che la scuola di Baia è riuscita a sostenere gli studi della bimba dai 4 ai 15 anni di età. Per permettere che l’impegno venisse portato avanti con serietà e responsabilità, ogni anno a Natale, sono stati organizzati mercatini con la vendita di prodotti locali e manufatti artigianali realizzati dai ragazzi o dalle famiglie, o comunque da persone del paese volenterose di contribuire.
Ma si è presentato anche il momento di fare i conti con il dolore di tanti coetanei e la solidarietà si è rivolta ai bambini terremotati di San Giuliano di Puglia e de L’Aquila: in quest’ultimo caso è da ricordare un aneddoto che ha dell’incredibile. In occasione di una giornata di riflessione e preghiera dedicata ai terremotati d’Abruzzo, gli alunni del plesso scolastico liberarono verso il cielo un gran numero di palloncini con dei messaggi di solidarietà. Uno di essi viaggiò fino ad Onna, la frazione di circa 300 abitanti devastata dal sisma del 6 aprile 2009 posandosi nel giardino di una bambina di 10 anni. Furono le insegnanti della piccola alunna a mettersi tempestivamente in contatto con la scuola di Baia per informare dello straordinario accaduto e ringraziare di tale pensiero.
E poi le raccolte di fondi per il più recente terremoto dell’Emilia, fino agli eventi di Città della Scienza.
La scuola, ancora una volta formazione per la vita; banco di prova per misurare se stessi nelle relazioni con gli altri; spazio di crescita che travalica i confini e i campanilismi in nome dell’uguaglianza e del rispetto.